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Dalle diocesi, i Cantieri di Betania in preparazione per il Sinodo

La preparazione della Assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana

L'immagine simbolo dei Cantieri di Betania  |  | camminosinodale.chiesacattolica.it L'immagine simbolo dei Cantieri di Betania | | camminosinodale.chiesacattolica.it

I vescovi italiani si apprestano a svolgere la loro Assemblea Generale in programma dal 22 al 25 maggio a Roma sul tema: “In ascolto di ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Passi verso il discernimento”. Da lunedì i vescovi del Consiglio Episcopale Permanente si riuniranno a Roma.

I lavori, sotto la presidenza del card. Matteo Zuppi, si focalizzeranno proprio sul programma dell’assise generale. Intanto le diocesi in Italia continuano ad essere impegnate nell’ascolto, attraverso i “Cantieri di Betania”: alla data del 31 gennaio, ne sono stati attivati 377, di cui 101 della “strada e del villaggio”, 99 dell’“ospitalità e della casa”, 93 delle “diaconie e della formazione spirituale” e 84 scelti dalle diocesi. Lo scorso fine settimana oltre 250 referenti del Cammino sinodale si sono ritrovati per confrontarsi sull’esperienza in atto e proseguire nel percorso avviato.

E’ stata l’occasione per presentare una prima fotografia sui Cantieri di Betania, il cui scopo in questo secondo anno di Cammino, come ha precisato l’arcivescovo di Modena-Nonantola e Carpi, Erio Castellucci, Presidente del Comitato Nazionale per il Cammino Sinodale della Chiesa in Italia, è quello di “creare uno stile, gettando ponti verso i diversi mondi, e non quello di proporre delle esperienze che poi vengano archiviate”. Tra gli 84 cantieri  ne spiccano alcuni che hanno al centro temi legati ai territori come quello sulle solitudini (Rieti), lo spopolamento (Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela), l’impegno sociale e politico (Anagni-Alatri), la giustizia e legalità (Foggia-Bovino, Oppido Mamertina-Palmi), la cura del creato (Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo), l’ecumenismo (Pinerolo), le culture diverse (Bolzano-Bressanone), i giovani, la famiglia e l’accoglienza turistica (Tempio-Ampurias), i mondi “altri” (Napoli), l’ascolto dei sacerdoti da parte dei vescovi (Pozzuoli). Oggi  la Consacrazione Episcopale e l’ingresso in diocesi, nella Basilica Cattedrale di San Nicolò di Noto del vescovo eletto, Salvatore Rumeo. La liturgia, presieduta dal vescovo di Caltanissetta Mario Russotto, sarà preceduta dall’accoglienza di Rumeo presso la Porta Ferdinandea, dalla quale muoverà il corteo verso il Palazzo municipale, dove il vescovo eletto terrà il saluto alla città.

Giovedì limmissione di dom Luca Fallica come Abate  Ordinario di Montecassino. “Sono giorni di forti emozioni per me”: ha detto l’Abate: “dal 9 gennaio, dopo la nomina da parte del Santo Padre si sono succedute tappe importanti di un cammino che oggi vede la mia immissione nel servizio di Abate e Ordinario della Abbazia di Montecassino. Un senso di responsabilità e al tempo stesso – ha aggiunto - una grande gioia mi accompagnano. Mi auguro e prego che lo sguardo paterno e benedicente di San Benedetto possa sempre vegliare sul mio cammino e illuminarmi e guidarmi in questo servizio che mi è stato affidato. Tra i segni che hanno caratterizzato il breve rito di oggi c’è anche la consegna della croce, che mi ricorda il modo nel quale sono chiamato a vivere il mio impegno, non anteponendo nulla all’amore di Cristo, a quell’amore cioè con il quale egli ha donato la vita per noi e ora mi chiama a offrire la mia esistenza per i fratelli che mi vengono affidati.” Tra poco più di un mese la Benedizione Abbaziale che farà di dom Antonio Luca Fallica il 193°Abate di Montecassino.

Sempre questa settimana, per favorire una corretta conoscenza e trasmissione della tradizione e della storia ebraica alle nuove generazioni sono state presentate 16 schede sull’ebraismo destinate alla redazione dei libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica. L’iniziativa si è svola a Ferrara, nell’ambito del Convegno “Ebraismo e Cristianesimo a Scuola. 16 Schede per conoscerci meglio”. “In questo contesto grave di guerra che ci avvicina ad un futuro che neanche osiamo immaginare, lavorare sull’educazione, sui ragazzi, sui manuali significa investire su una possibilità di pace e di futuro”, ha detto l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI, intervenendo all’evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

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