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Dalle diocesi, i giovani in primo piano insieme alla Bibbia

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Si è concluso lo scorso 2 maggio a Terrasini, in Sicilia, il XVI convegno nazionale di pastorale giovanile dedicato alle parole – e non solo – che sono emerse dal Sinodo sui giovani svoltosi in Vaticano nell’ottobre scorso. Tra i momenti centrali la veglia di preghiera presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana che si è detto “contento” di essere “con voi che rappresentate la cura della Chiesa italiana per i bambini, i ragazzi, gli adolescenti e i giovani”. Per il direttore dell’Ufficio Nazionale di pastorale giovanile, don Michele Falabretti, il  Sinodo sui giovani è stato “un cammino di due anni abbondanti dove con il
pretesto di mettere al centro i giovani, gli adulti hanno finito per interrogarsi su di sé e la Chiesa ha capito il bisogno di darsi una forma per questo tempo così affascinante, seppur complesso. Al termine di questo Sinodo, ci interroghiamo su quale casa possa offrire accoglienza e cura ai nostri giovani e su quale futuro sia ancora condivisibile”.

Intanto domani, 5 maggio, la Chiesa italiana celebra la 95ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sul tema “Passione talento impegno. Cercando il mio posto nel mondo”. Per l’occasione la presidenza della Cei ha rivolto un messaggio nel quale ricorda che “soffocare i sogni e rubare la speranza, come ricorda spesso papa Francesco, è il risvolto più inquietante della miopia con cui l’odierna società guarda ai giovani”. Fin dalla sua fondazione l’Università Cattolica “si adopera – scrive la Cei - con sapienza e determinazione, per essere all’altezza delle sfide che in ogni epoca, e non meno in quella presente, assumono tratti peculiari e inediti. Un tale impegno appare oggi ancor più necessario e urgente per accogliere la crescente domanda che emerge dai giovani e dalle loro famiglie, alla ricerca di soggetti e luoghi in grado di garantire una formazione
di alto profilo scientifico, culturale e spirituale”.

E domenica scorsa, in molte diocesi italiane, ci sono stati dei momenti di preghiera per ricordare le vittime degli attentati che hanno colpito alcune chiese nello Sri Lanka nel giorno di
Pasqua. A Padova, nel santuario di Sant’Antonio, migliaia di srilankesi convocati dalla coordinazione per la pastorale per i cattolici srilankesi in Italia. Un pellegrinaggio annuale nella Basilica del Santo che quest’anno ha avuto un particolare momento in ricordo delle
vittime. Altre preghiere e momenti in diverse città. A Catania, dove
viveva una delle vittime, la comunità cingalese, con una processione che ha attraversato il centro storico, ha voluto stringersi intorno al dolore per la scomparsa di Haysinth Rupasingha. Una iniziativa promossa dall’Ufficio Pastorale Migrantes della diocesi di Catania in
collaborazione con le associazioni cingalesi etnee. Domani preghiera anche a Prato nella cattedrale dove i cattolici cingalesi residenti in città si riuniranno per celebrare una messa in ricordo delle vittime che hanno perso la vita lo scorso 21 aprile.

Tante anche le iniziative diocesane di particolare interesse in Italia come la visita pastorale, la prima del suo ministero, del vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Gerardo Antonazzo per “meglio rispondere – scrive in una lettera - ai bisogni spirituali di ogni singola comunità, delle nostre famiglie, in particolare dei ragazzi e dei giovani”. In questi anni del “mio ministero episcopale – aggiunge - ho visitato ogni singola parrocchia per incontrare e conoscere presbiteri, consacrati e fedeli laici. Sono stato ripetutamente presente in tutte le comunità per le celebrazioni liturgiche, per il conferimento del sacramento della Cresima, per eventi istituzionali proposti dalle Amministrazioni comunali, dagli Istituti scolastici, da Istituzioni accademiche, da Istituzioni militari, dalle Aggregazioni associative di volontariato, sportive, culturali. tale ricca e felice esperienza mi ha permesso di conoscere personalmente il prezioso patrimonio umano, sociale e religioso del vasto territorio, localizzato su tre regioni (Lazio, Abruzzo, Campania) comprendenti le province di Frosinone, L’Aquila, Caserta. Pertanto, ritengo ora maturi i tempi per lo svolgimento della Visita Pastorale quale specifica forma di servizio alla Parola e di crescita della fede nel Signore Risorto, desiderando il bene spirituale non solo dei credenti ma anche di ogni uomo e di ogni donna animati da buona volontà”. E a Roma, presso il santuario del Divino Amore, festa diocesana delle famiglie sul tema “È possibile la santità nella famiglia di oggi?”.
“L’appuntamento è giunto alla seconda edizione ed è fortemente voluto
dal cardinale vicario – spiega mons. Andrea Manto, direttore del Centro diocesano – per riflettere sulla spiritualità della famiglia e offrire un momento di condivisione”. Momento centrale della giornata la celebrazione presieduta dal card. vicario Angelo De Donatis nel corso della quale si affiderà alla Madonna del Divino Amore il cammino delle comunità parrocchiali della diocesi verso l’Incontro mondiale delle famiglie che si svolgerà dal 23 al 27 giugno 2021 proprio a
Roma. Intanto si è aperto, in questa settimana la quindicesima edizione del Festival Biblico, la manifestazione che da Vicenza si è allargata nel tempo ad altre città del Veneto (da Padova a Vittorio Veneto, da Rovigo a Verona) e che da quest’anno coinvolgerà nei mesi di giugno e luglio anche i territori di Como, Alba e Treviso.

Ieri intano la nomina del nuovo vescovo di Lamezia Terme: mons. Giuseppe Schillaci, finora Rettore del Seminario arcivescovile di Catania e domani ingresso nella diocesi di Perugia-Città della Pieve del nuovo vescovo ausiliare Marco Salvi che subentra a mons. Paolo Giulietti nominato vescovo a Lucca. Il suo ingresso, nella sua nuova diocesi, domenica 12 maggio. In Settimana Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo della diocesi di Alife-Caiazzo presentata dal vescovo Valentino Di Cerbo e ha nominato Amministratore Apostolico della diocesi Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca.

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