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Dalle diocesi, inizia l'anno pastorale con novità in molte Chiese locali

Il presidente della CEI riceve la laurea honoris causa a Bologna

Il cardinale Matteo Zuppi  |  | wikimediacommons Il cardinale Matteo Zuppi | | wikimediacommons

In questa settimana qualche novità di particolare rilievo nelle diocesi.  Ma partiamo dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Il suo presidente e arcivescovo di Bologna, il card. Matteo Zuppi riceverà dall’Università Sapienza di Roma, il prossimo 12 ottobre, il dottorato honoris causa in Studi politici” per “il suo impegno nel campo della cooperazione internazionale e dello sviluppo”. Il Dottorato è stato proposto dal Dipartimento di Studi politici, in occasione del trentennale dalla firma degli Accordi di Roma per la Pace in Mozambico (1992) per “meriti umanitari e sociali di indubbio rilievo nel campo della cooperazione internazionale e dello sviluppo”.

A Viterbo gioia per la nomina del nuovo vescovo. “Il Santo Padre Francesco ha donato oggi alla nostra Chiesa un nuovo Padre e Pastore nella persona di S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, finora Vescovo di Sessa Aurunca” ha detto il predecessore, oggi amministratore apostolico fino all’ingresso del nuovo presule, il vescovo Lino Fumagalli: “prepariamoci con la preghiera ad accogliere il nuovo Vescovo come ‘Immagine del Padre e presenza del Cristo Buon Pastore in mezzo a noi”. “Lascio, non senza sofferenza l’amata Chiesa che è in Sessa Aurunca”, ha scritto il neo vescovo viterbese: “la sofferenza è pari all’intensità dell’amore! Con lo stesso amore pastorale, linfa vitale del cammino già svolto nell’impegno per una intensa comunione ecclesiale e una rinnovata coesione sociale, vengo a Voi per rendere il mio cuore ancor più umile e disponibile, sull’esempio di Maria di Nazareth; oriento il mio e vostro sguardo su Colui che ci viene incontro per trasformare le tante fragilità in opportunità di autentica umanità”. “Carissimi Fratelli e Sorelle, il nostro vissuto ecclesiale dovrà maturare sempre nell’ascolto di due voci: quella dell’amore misericordioso di Dio, proteso verso le sue creature, e quella dell’umano che, tra le urgenze della vita, diviene invocazione. Guardiamo – ha aggiunto - con fiducia e speranza il tempo e le condizioni che Dio Provvidente dispone per noi: siamo chiamati a costruire, nello Spirito di Cristo, il vivere in comunione attraverso la specificità di ognuno e nella composizione armonica delle differenze e nel ridurre le distanze”.

In Sardegna, invece, nella diocesi di Iglesias il pontefice ha accettato la rinuncia di Giovanni Paolo Zedda e ha nominato il card. Arrigo Miglio Amministratore Apostolico. “Come amministratore apostolico – ha scritto nel suo primo messaggio il porporato - ho anzitutto il compito di accompagnare il cammino della diocesi in questa fase di passaggio, in cui tutti siamo chiamati a preparare l’arrivo del nuovo pastore che il Santo Padre vorrà inviare e la prima preparazione è anzitutto quella della preghiera, chiedendo al Signore di concedere alla nostra diocesi un nuovo pastore secondo i suoi disegni e la sua volontà. Al tempo stesso vogliamo accompagnare Mons. GianPaolo con la preghiera riconoscente e con affetto fraterno e filiale in questo nuovo periodo della sua vita, chiedendo al Signore che gli conceda buona salute e la consolazione di sentirsi sempre amato e sostenuto dalla comunità diocesana per la quale ha speso tutte le sue energie”.

Intanto nelle diocesi, in vista dell’apertura del nuovo anno liturgico con la prima domenica di Avvento, l’apertura dell’anno pastorale. A Cagliari domani con la messa celebrata da dall’arcivescovo, Giuseppe Baturi. Previsti altri 2 momenti che si svolgeranno nell’aula magna del Seminario arcivescovile: l’assemblea destinata al clero di mercoledì 12 ottobre e l’assemblea rivolta a tutta la comunità ecclesiale diocesana di giovedì 13 ottobre “Quest’anno pastorale, come il precedente, sarà segnato dal cammino sinodale, che ha scelto come icona quella della Casa di Betania, dove Gesù viene accolto, ascoltato da Maria e servito da Marta. Quest’immagine rappresenta un invito su ciò che siamo chiamati a fare: camminare sulle orme di Gesù, per poter ascoltare la sua Parola e servirlo”, ha affermato l’arcivescovo, aggiungendo che “l’avvio del nuovo anno è segnato, non a caso, dalla celebrazione eucaristica, poiché il cammino ci è dato, ma l’origine di tutto è l’incarnazione, la morte e la risurrezione di Cristo, che annunciamo e proclamiamo durante la santa messa. Il tutto si declina attraverso un’attenzione missionaria, che ci induce ad annunciare Cristo a tutti gli uomini, come il Salvatore, Colui in cui vive la Verità. Non si tratta di un ripiegamento della Chiesa su sé stessa ma di un cammino di essenzialità che ci attira al cuore del cristianesimo e ci spinge verso gli uomini per condividerne il percorso, ascoltarne il cuore, annunciare la gioia che abbiamo incontrato”.

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A Pavia apertura, ieri, dell’anno pastorale con Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Durante l’incontro il vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti ha presentato la sua lettera pastorale mentre ad Udine oggi inizierà la visita pastorale del vescovo, Andrea Bruno Mazzocato, a tutte le 54 collaborazioni pastorali della diocesi. Il presule vuole in questo modo accompagnare il cammino del progetto diocesano, facendosi prossimo alle comunità, al fianco degli operatori pastorali e in mezzo ai fedeli.