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Dalle diocesi, la Chiesa italiana al fianco di chi perde il lavoro per la pandemia

Tra le iniziative quelle del Vescovo di San Benedetto del Tronto e di Torino

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Domenica scorsa siamo entrati nel Tempo liturgico dell’Avvento che ci prepara al Natale. E la Chiesa italiana, attraverso l’ Ufficio Liturgico Nazionale, ha messo a disposizione, sul proprio sito (anche in una versione con l’audio dei canti proposti) il sussidio liturgico-pastorale per i tempi di Avvento e Natale 2020.

“Due parole affiorano dal cuore in questo tempo particolarmente complesso: speranza e prossimità”, scrive nell’introduzione il segretario generale della Cei, il vescovo Stefano Russo: “mentre le nostre parole restano incerte e mute, la Parola di Dio in questo tempo annuncia e celebra la speranza: il Padre, nel mistero dell’Incarnazione del Figlio, si rivela volto compassionevole dell’Amore e, fedele alla sua promessa, si fa prossimo all’umanità ferita, stanca e sofferente”. La speranza cristiana – aggiunge il segretario della Cei – “ci invita a non guardare alla storia in maniera fatalistica, perché le sue radici sono nel cuore stesso di Dio. Essa, invece, chiede di vivere il nostro impegno nel mondo con coraggio e con fiducia. Allora non solo il tempo nuovo sarà spazio di speranza, ma noi stessi saremo uomini e donne di speranza”.

Molte sono le preoccupazioni dei vescovi per la situazione sanitaria che si sta vivendo e per le conseguenze anche sociali. Proprio oggi l’arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba, incontrerà i Sindaci del  territorio in un appuntamento online. Occasione per conoscere i temi toccati dal nuovo Messaggio alla Città e al territorio “Abbattere i muri dell’isolamento. Per costruire una nuova ‘fraternità sociale’”. Messaggio che sarà consegnato ai fedeli in occasione della Solennità di San Nicola, Patrono della Città di Sassari.

A Carpi il Vicario generale della diocesi Gildo Manicardi, si è reso disponibile per animare nelle aziende – nel pieno rispetto delle norme anti-Covid19 – “un breve momento di preghiera così da portare, con gli auguri di Natale, la vicinanza della Chiesa e un messaggio di speranza e di incoraggiamento in questo tempo complesso della pandemia”.

Purtroppo, l’attuale condizione di emergenza sanitaria – spiega la diocesi - non ha consentito la programmazione di questi incontri ma da parte di alcune Aziende è comunque stato espresso il desiderio di condividere un momento, aperto ai dipendenti in attività, in preparazione al Natale, nell’assoluto rispetto delle regole per la prevenzione del contagio.

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A Torino la tradizionale Messa di Natale con l’arcivescovo riservata agli operatori e volontari delle quattro aree del sociale (Caritas, Lavoro, Migrantes e Salute) delle diocesi di Torino e di Susa, quest’anno si svolgerà ad accesso limitato in presenza e per tutti in diretta streaming giovedì 10 dicembre 2020 presso la Chiesa Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino. “Non potremo sovraccaricare la presenza”, scrive l’arcivescovo, Cesare Nosiglia nella lettera di invito “ma sarei molto felice di poter incontrare anche solo uno o due in rappresentanza di ogni attività, gruppo, associazione, attività parrocchiale.

Così la forza del sacrificio potrà riversarsi nell’esperienza di tutti i luoghi impegnati nella testimonianza dell’amore più grande”. Quest’anno “puntare lo sguardo su Colui che viene è profondamente necessario. Ne va – scrive Nosiglia – della saldezza del nostro desiderio di Lui, ma anche della capacità di farci strumenti di vera speranza per i fratelli. Penso soprattutto ai tanti che stanno portando la croce della sofferenza fisica, alle famiglie che vedono chiudersi giorno dopo giorno gli orizzonti del lavoro, ai fratelli e alle sorelle che erano venuti da noi in ricerca di un futuro, alle lunghe file di persone che sono costrette a stendere la mano spesso vergognosa per garantirsi il necessario per la vita. Per tutti loro la Chiesa, nelle sue comunità e nei suoi figli, ha il compito di essere portatrice di luce, stella che indirizza il cammino, vicinanza che fa percepire il calore dell’abbraccio del Padre. Voi, amici carissimi, siete l’avamposto di questa missione grazie al generoso ‘si’ che avete detto alla chiamata di essere operatori nella vasta area dell’impegno sociale”. 

La scorsa settimana Nosiglia si  era recato a Cambiano per incontrare i lavoratori dell’azienda Pininfarina: il lavoro è “il primo elemento e diritto fondamentale da salvaguardare in ogni modo: ne va della dignità stessa della persona che lavora e della necessità di sostenere le proprie famiglie e l’intera società. Soprattutto quando ci troviamo in un periodo di eccezionale emergenza come è questo della pandemia, ha detto il presule che ha assicurato vicinanza ed impegno per risolvere i loro problemi.

A Brescia la visita del vescovo nei luoghi di lavoro: un modo  nuovo – scrive il settimanale diocesano “La Voce del Popolo” - per entrare a più stretto contatto con le ansie e le preoccupazioni, le gioie e le attese della gente e poter esprimere vicinanza dando al tempo stesso concretezza al desiderio di portare
insieme il peso della situazione che stiamo vivendo”.

E il vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, Carlo Bresciani, ha stanziato 200mila euro destinati soprattutto a persone con lavoro precario, ai quali ne ha aggiunti altri 100mila in un secondo momento. Ma l’impegno non si ferma qui; in ogni diocesi iniziative di varie genere per non lasciare solo che ne ha bisogno.

 

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