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Dalle diocesi, la Lombardia riparte dai giovani e Roma dai missionari

A Fermo il percorso "Sulle orme dei santi, martiri e beati: le reliquie”

Le reliquie dei Santi, il cammino a Fermo  |  | Diocesi di Fermo Le reliquie dei Santi, il cammino a Fermo | | Diocesi di Fermo

La prossima settimana si apre con la Solennità di Tutti i Santi e la commemorazione dei defunti. Due momenti centrali dell’anno liturgico che vedono le diocesi e le parrocchie del nostro Paese impegnate nelle varie celebrazioni e nella visita ai cimiteri. Alla viglia di questa settimana, oggi, i giovani lombardi incontrano i vescovi della regione. Sarà il duomo di Milano ad ospitare l’iniziativa promossa dai vescovi lombardi affidandone la realizzazione a Odielle (Oratori Diocesi Lombarde).

L’esortazione apostolica di papa Francesco Christus Vivit, a conclusione del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, ha rimesso al centro della vita e della riflessione della Chiesa universale la questione della relazione con il mondo giovanile. Il percorso, pensato due anni fa, si rivela oggi ancora più necessario e si colloca come tappa di avvicinamento alla Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona, nel 2023. Il compito pastorale non è quello di fornire “soluzioni efficaci già confezionate, ma accompagnare nell’assunzione di decisioni di destino e avviare racconti e testimonianze di vita autentica – spiega Maurizio Gervasoni, Vescovo delegato per la Pastorale giovanile della Conferenza episcopale lombarda -. Incontrare i giovani significa confrontare indirizzi di vita, suscitando libertà, con la speranza che produca scelte responsabili e vere.

I Vescovi si fanno interpreti di ciò che la tradizione custodisce, i giovani mettono le loro prospettive di futuro, il risultato sono scelte di vita buona”. Saranno 200 i giovani partecipanti all’incontro che si aprirà con un saluto introduttivo dell’arcivescovo di Milano, Mario Delpini che poi dialogherà, insieme gli altri presuli, con i giovani. Succesivamente saranno 14 i tavoli predisposti dove giovani e Vescovi si confronteranno, in un ascolto reciproco, sulle tematiche riferite ai cinque “sentieri”: vocazione e lavoro; affetti, vita e dono di sé; riti; ecologia; intercultura. Più che tematiche sono proprio “sentieri”, quelli che i giovani “percorrono, tracciano, cancellano, cercano – sottolinea Delpini -. Ci sono infatti giovani che camminano. Altri corrono e non si curano della strada, credono che sia già fatta e sicura; alcuni stanno fermi, come macchine in un parcheggio: potrebbero correre lontano, ma sono convinti che non c’è più la strada e che non c’è nessuna meta che meriti la fatica del cammino.

Altri cercano sentieri, tracciano percorsi, mettono mano all’impresa di rendere migliore il mondo, si incontrano con altri e hanno delle idee. I sentieri sono cinque. Non sono tutti. Ma credo che quelli scelti siano necessari. Prima di parlare, vorremmo ascoltare. Invece di indicare una via vorremmo percorrerla insieme”. Nel pomeriggio la restituzione delle cinque tematiche, le conclusioni del Vescovo Maurizio Gervasoni e la riflessione dell’attore comico Giacomo Poretti.

Diverse le iniziative anche culturali e non solo nelle varie diocesi italiane. Da domani a Fermo un percorso tra fede, arte e devozione nella cattedrale della città “Sulle orme dei santi, martiri e beati: le reliquie”. “Focalizzando l’attenzione sulle numerose reliquie presenti in cattedrale – spiegano don Michele Rogante e Chiara Curi, rispettivamente rettore della cattedrale e collaboratrice dell’Ufficio diocesano Beni culturali – l’iniziativa proposta sarà un’occasione unica per fare un viaggio nel quale scoprire alcune meraviglie non sempre visibili durante l’anno. Accompagnati da una guida, grazie al percorso che toccherà l’atrio, la cappella dell’Immacolata, la chiesa stessa e la cripta, si potranno conoscere ed apprezzare alcune bellezze custodite dalla Cattedrale e sconosciute ai più”.

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A Lucca ieri nella chiesa del Suffragio, la presentazione del gioco “Kerygma!”, ispirato agli Atti degli Apostoli. Insieme con l’ideatore iniziale, l’evangelico Mauro Granducci, l’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, Francesca Fazzi, presidente di Lucca Crea, e Domenico di Giorgio, autore della dV Giochi. Coordinerà il panel Tiziano Antognozzi.

E nella diocesi di Termoli-Larino con l’inizio del nuovo anno pastorale e del percorso sinodale una scheda settimanale di preghiera per preparare la messa domenicale accompagnata dai salmi responsoriali della Liturgia della Parola con la proposta di un gesto-attività da vivere in famiglia. Inoltre, un post al giorno per accompagnare il cammino sinodale. La proposta, in continuità con l’iniziativa “Prepariamo il Giorno del Signore in famiglia”, valorizza la celebrazione eucaristica della domenica quale luogo centrale e fondativo della vita della comunità parrocchiale con una particolare attenzione rivolta alle famiglie. Un cammino di comunione – il “Santo Viaggio” indicato dal vescovo Gianfranco De Luca –    per entrare gradualmente nell’esperienza della vicinanza di Dio alla nostra vita, e della sua piena partecipazione al vissuto delle  famiglie. Giovedì alla Farnesina la “Conferenza dei Missionari italiani nel Mondo”. 

L’evento aveva lo scopo di valorizzare l’attività umanitaria dei missionari italiani quale fattore di promozione e moltiplicatore della presenza dell’Italia nel mondo e di sostegno ai nostri connazionali; l’azione missionaria italiana nei più diversi campi, da quello educativo, a quello della formazione professionale e dell’assistenza sanitaria, è una leva essenziale per la promozione sociale delle comunità locali e per la difesa dei diritti umani fondamentali. Tra gli interventi quello di  mons. Paul Richard Gallagher, segretario della Santa Sede per i rapporti con gli Stati, che, ricordando le parole di Papa Francesco, ha detto che sono “missionari di speranza per ricordare profeticamente che ‘nessuno si salva da solo’”. La loro esperienza “ci ricorda che il mondo può continuare il suo cammino solo se viviamo con cuore aperto, attenti a tutto ciò che accade, senza indifferenza”.

Sono settemila gli italiani sparsi ai margini dei cinque continenti: 4mila fra sacerdoti e religiose, 3mila laici, impegnati in opere capillari di promozione sociale delle comunità locali. Tra le testimonianze quelle di p. Luca Bergamaschi, a nome dell’Operazione Mato Grosso in Perù, suor Anna Molinari, missionaria canossiana in collegamento da Darwin in Australia; p. Livio Maggi, del Pontificio Istituto missioni estere, intervenuto in video da Yangon in Birmania, suor Maria de Lurdes Lodi Rissini, missionaria scalabriniana collegata da Johannesburg in Sudafrica e da Jerevan, in Armenia, suor Benedetta Carugati, della suore di Madre Teresa.