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Dalle diocesi, le feste mariane per il mese di settembre

n ogni città o piccolo centro sono molti i momenti per festeggiarla, soprattutto in estate

Il santuario della Madonna di Polsi |  | Wikipedia Il santuario della Madonna di Polsi | | Wikipedia

La devozione mariana nel nostro Paese è molto sentita. In ogni città o piccolo centro sono molti i momenti per festeggiarla, soprattutto in estate. In queste ultime settimane estive ne registriamo alcune. 

Ma partiamo da una evento particolare: l’indizione, nella diocesi di Locri-Gerace, di un anno mariano, nel venticinquesimo anniversario della pubblicazione della lettera enciclica di Giovanni Paolo II “Redemptoris Mater” e – come spiega il vescovo, Francesco Oliva -  nel “pieno del cammino sinodale richiesto da Papa Francesco” e “profondamente segnati e spiritualmente provati dal tempo trascorso caratterizzato dall’emergenza sanitaria e dai venti di guerra che nuovamente sembrano risollevarsi in Europa”. L’anno si aprirà il prossimo 2 settembre per concludersi nel 2023: un anno “da vivere in tutta la nostra Chiesa come cammino sinodale verso il giubileo dell’Anno del Signore 2025”, spiega il presule nella lettera di indizione. “Considerando attentamente la profonda devozione e pietà mariana della nostra gente, e soprattutto la venerazione tributata al simulacro della B.V. Madre del Divin Pastore o della Montagna nel nostro santuario diocesano di Polsi in San Luca”, mons. Oliva intende “coronare un percorso di rinnovamento, purificazione, ripresa del culto e rilancio di questo antichissimo luogo sacro e con ciò corroborare l’autentica pietà mariana della nostra gente, nonché vivere un tempo pastoralmente fecondo per la purificazione della stessa da quegli elementi folkroristici che talvolta la deturpano e la sviano”. 

L’anno si aprirà con il solenne atto di incoronazione del simulacro della Beata Vergine venerata nel santuario di Polsi che, per l’intero anno, verrà portata in peregrinatio nei luoghi della diocesi. Sarà questa una “opportunità pastorale per il rinnovamento della pietà mariana e della devozione popolare e come vero e proprio percorso annuale del nostro cammino sinodale”. In questi giorni una immagine della Madonna delle Grazie della cattedrale di Perugia è arrivata nella basilica dell’Annunciazione a Nazareth. I fedeli della diocesi di Perugia-Città delle Pieve sono in pellegrinaggio in Terra Santa. A guidarli l’arcivescovo emerito, il card. Gualtiero Bassetti a conclusione del suo ministero episcopale nella diocesi perugino-pievese. Le prime tappe di questo pellegrinaggio sono state il monte Tabor, il convento dei carmelitani ad Haifa, i luoghi della vita di Gesù sul lago di Tiberiade con la messa nella Domus Galilae, cuore del Cammino Neocatecumenale in Terra Santa. A Nazareth, i centocinquanta pellegrini hanno partecipato con il cardinale Bassetti ad una liturgia mariana, durante la quale è stata affissa e benedetta nel portico della basilica dell’Annunciazione un’opera in ceramica raffigurante la Madonna delle Grazie, venerata da secoli nella cattedrale di Perugia, compatrona della diocesi. 

“Sono grato al Signore - ha detto il cardinale - di aver avuto l’ispirazione, al termine del mio episcopato perugino-pievese, di portare questa immagine di Maria, che ci rappresenta tutti, in questa basilica. Un pezzo del nostro cuore resterà qui accanto a lei, dove grazie al suo sì e alla sua completa disponibilità a Dio, è iniziata l’avventura cristiana, che si è poi diffusa in tutto il mondo. La Madonna delle Grazie conceda a noi e tutta la Chiesa perugino-pievese di conoscere un tempo fecondo di nuova evangelizzazione e di annuncio del messaggio di Gesù. Accanto a Maria preghiamo per la nostra Chiesa, per tutti i sacerdoti, per il nuovo arcivescovo Ivan Maffeis, per le famiglie, per i giovani e tutti coloro che si sono affidati alle nostre preghiere”. Ieri il porporato ha presieduto la messa della Natività nella basilica di Santa Caterina a Betlemme e oggi celebrerà la messa dell’aurora nella chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Festa diocesana a Città di Castello per la  Madonna delle Grazie, patrona principale della città e della diocesi. Le celebrazioni, preparate dal triduo di preghiera, si sono svolte presso il santuario della Madonna delle Grazie, nel rione San Giacomo, che dal 1456 ospita la venerata immagine. Quest’anno con una novità: è stata riaperta la grande cappella laterale, cuore del santuario, che da luglio 2020 a luglio 2022 è stata interessata da un radicale intervento di consolidamento, adeguamento impiantistico e restauro. Giovedì scorso la processione che ha porterà la copia della venerata immagine per alcune strade cittadine mentre ieri, giorno della festa, la messa solenne presieduta dal vescovo  emerito Domenico Cancian che quest’anno ricorda i 50 anni di ordinazione sacerdotale. 

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Nella diocesi di Nuoro festa in onore della B. V. Maria, Madonna del Monte, e di Cristo Redentore. Domani la consueta sfilata dei gruppi in abito tradizionale seguita da cavalieri e amazzoni e la benedizione solenne impartita, dal vescovo Antonello Mura, il quale consegnerà alle Cento Donne un dono in onore di Gesù Redentore. Il 29 agosto, solennità di Cristo Redentore, alle 6.00 del mattino, la partenza del pellegrinaggio a piedi dalla Chiesa Cattedrale di Nuoro fino alla statua del Redentore in cima al Monte Ortobene, dove, all’arrivo dei fedeli, sarà celebrata l’Eucaristia. Nello stesso giorno, alle 11.00, la solenne Concelebrazione presieduta dal pressule  nel parco del Monte Ortobene, con le Autorità civili e militari, a cui seguirà la processione con il simulacro lungo l’anello stradale attorno al parco. La Chiesa diocesana invita “a vivere cristianamente questi giorni di fede, di speranza e di carità in onore a Cristo Redentore e alla Sua e nostra Madre, venerata con il titolo di Madonna del Monte”, si legge in una nota.

Intanto ci si appresta alla beatificazione di papa Giovanni Paolo I. In preparazione all’evento, previsto il 4 settembre, ieri sera la diocesi di Vittorio Veneto ha organizzato un momento di meditazione e preghiera, dal titolo “Beati voi”, in cattedrale con vescovo Corrado Pizziolo che ha presieduto la veglia.