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Dalle diocesi, l'impatto del covid sulla festa dei Santi e la commemorazione dei defunti

Da nord a sud come la pandemia modifica le celebrazione liturgiche

Preghiera nel cimitero Teutonico in Vaticano dove si recherà il Papa  |  | Aci Group Preghiera nel cimitero Teutonico in Vaticano dove si recherà il Papa | | Aci Group

La lettura dei dati sui contagi da Covid 19 preoccupa sempre di più. La settimana scorsa un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e si sta discutendo di altre misure restrittive. Il virus continua a colpire e modifica le nostre abitudini e quelle delle parrocchie e diocesi.

In Calabria, nella diocesi di Crotone-Santa Severina sospensione delle attività pastorali “La nostra comunità diocesana si sarebbe dovuta ritrovare nei prossimi giorni attorno all’arcivescovo mons. Angelo Panzetta per accogliere le linee programmatiche per il nuovo anno”, fa sapere la diocesi dove erano previste due celebrazioni eucaristiche: il 29 ottobre a Santa Severina, in occasione della festa di Santa Anastasia, compatrona della diocesi e ieri nella cattedrale di Crotone. La diocesi calabrese sottolinea che i due recenti decreti del Presidente del Consiglio hanno lasciato invariate le norme che regolano la vita liturgica delle nostre Chiese.

Nella diocesi di Crotone Santa Severina l’arcivescovo ha disposto che per quest’anno non si svolgano le tradizionali celebrazioni nei Cimiteri per il 2 novembre, commemorazione dei defunti.

Limitazioni anche per la Festa di Tutti i Santi, che si celebra domani, in altre diocesi.

L’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, domani mattina presiederà la S. Messa in Cattedrale e nel pomeriggio la Liturgia della Parola nel cimitero monumentale di Trento.

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Lunedì 2 novembre presiederà la Liturgia della Parola presso il sacrario militare del cimitero di
Trento, in memoria dei caduti di tutte le guerre
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“Ognissanti e la Giornata dei defunti acquistano un significato particolare a causa del coronavirus: durante il lockdown in molti non hanno potuto prendere commiato dai loro familiari e dalle persone a loro vicine. Per questo proprio quest’anno la commemorazione dei defunti non può mancare“, rimarca il vescovo di Bolzano-Bressanone, Ivo Muser, che in vista delle cerimonie in memoria dei defunti, per quanto riguarda l’aspetto liturgico-sacramentale la diocesi comunica che al momento restano invariate tutte le misure anti-Covid finora contenute nei vari protocolli di sicurezza.

A Vicenza domani il vescovo, Beniamino Pizziol, presiederà l'Eucarestia in Cattedrale. Nel pomeriggio e domenica la tradizione cattolica prevede la visita ai cimiteri da parte dei singoli fedeli in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Questa visita – fa sapere la diocesi – “dovrà avvenire quest’anno evidentemente con grande attenzione ai distanziamenti interpersonali e in modi tali da non causare assembramenti che possano aumentare la diffusione del contagio. Per questo motivo la Penitenziaria Apostolica ha esteso la possibilità di ottenere l’indulgenza per i propri cari defunti visitando i cimiteri durante tutto il mese di novembre. Anche la diocesi suggerisce pertanto di far visita alle sepolture dei propri cari anche in giorni diversi da domenica prossima”. 

La diocesi vicentina ha comunque proibito le processioni e ha raccomandato che i momenti di preghiera che verranno organizzati in accordo con le amministrazioni comunali siano brevi e garantiscano il rispetto scrupoloso di tutte le norme igienico sanitarie indicate sul protocollo che regolamenta le funzioni religiose nelle chiese.

A Lecce l’arcivescovo, Michele Seccia, ha inviato a tutti i sacerdoti e fedeli della diocesi una nota “Per quest’anno – fatte salve eventuali successive restrizioni del Governo – dispongo che non si celebri la santa messa nelle cappelle private e/o confraternali, atteso che non sarà possibile mantenere il necessario distanziamento sociale”, scrive stabilendo che, nei cimiteri le sante messe si svolgano “solo all’aperto, in uno spazio congruo e con l’augurio che le condizioni meteorologiche lo consentano, oppure nella chiesa principale del cimitero, laddove sia possibile ed opportuno”. “Ritengo – scrive il presule - che tale situazione possa essere occasione propizia per far comprendere il vero significato della celebrazione per i cari defunti e per mettere in rilievo la centralità della fede nel Mistero pasquale”.

Nella diocesi di Roma i vescovi ausiliari celebreranno le Messe nei diversi cimiteri capitolini. A Milano, questa sera, in 110 parrocchie, adolescenti in piccoli gruppi e nel rispetto delle norme sanitarie, si riuniranno in chiesa per pregare. La proposta è della diocesi ambrosiana per “vivere in modo rinnovato e attuale la tradizionale festività di Tutti i Santi, quest’anno, a causa della pandemia da Covid, sarà un evento diffuso”. Titolo dell’iniziativa, promossa dalla Fondazione oratori milanesi (Fom), sarà “Non io ma Dio”, una delle celebri frasi pronunciate nella sua breve vita da Carlo Acutis, l’adolescente milanese proclamato beato il 10 ottobre scorso. In quattro parrocchie saranno anche presenti i vescovi ausiliari.

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A Cremona confermati i consueti appuntamenti celebrativi, “pur con le necessarie attenzioni”: “in un contesto come quello attuale, in cui l’epidemia da Coronavirus ha portato dolori e lutti, assumono un significato ancor più prezioso i giorni dei Santi e dei Defunti”. Domani mattina il vescovo Antonio Napolioni presiederà l’Eucaristia delle 11 in Cattedrale mentre nel pomeriggio di lunedì 2 novembre al cimitero di Cremona si svolgerà la tradizionale liturgia in suffragio di tutti i fedeli defunti. Il 3 novembre, in Cattedrale, la Messa in suffragio dei vescovi defunti.

Ad Aosta lunedì 2 novembre Santa Messa presso il Cimitero presieduta dal vescovo Franco Lovignana

A Brescia celebrazioni domani con vescovo Pierantonio Tremolada. Lunedì 2 novembre presso il Cimitero Vantiniano e nel pomeriggio nella Cattedrale sempre presiedute dal presule.

Il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell'Aquila, presiederà una S. Messa, domani nella Basilica di S. Maria di Collemaggio e il 2 novembre nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio. In tutte le parrocchie della diocesi abruzzese le celebrazioni avverranno nelle chiese e non nei cimiteri comunali.

Il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, lunedì celebrerà la santa messa nel cimitero Maggiore ricordando in particolare i morti a seguito della pandemia. “In questo 2 novembre – sottolinea desidero in particolare ricordare quanti sono morti a causa del Covid-19 e quanti non hanno potuto essere accompagnati dai propri familiari nel momento dell’estremo saluto e della sepoltura. In cimitero Maggiore a nome della Chiesa di Padova celebrerò la Risurrezione di Gesù di fronte a questi segni di morte che sono le nostre tombe”. Dopo la celebrazione, da solo, il presule si recherà a benedire le tombe dei defunti.

In questa settimana è risultato positivo al Covid il presidente della Cei il cardinale Gualtiero Bassetti.

Sempre in settimana il ricovero, all’ospedale Militare del Celio, dell’ Ordinario Militare per l’Italia Santo Marcianò. La settimana scorsa, all’insorgere di alcuni lievi sintomi sospetti, si era sottoposto a tampone. Risultato positivo si è messo in isolamento domiciliare ma a seguito di sintomi fatti più seri è stato ricoverato per potergli “somministrare cure più efficaci e mirate”.  È di sabato scorso la positività al virus del vescovo di Alessandria, Guido Gallese. Le sue condizioni sono buone: “si sta curando in casa, rimanendo in stretto isolamento”, fa sapere la diocesi. Nella diocesi sospesi tutti gli impegni del presule comprese due ordinazioni sacerdotali previste per il 31 ottobre e il 7 novembre.