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Dignità della persona e disarmo: i temi dell'incontro del Papa con il presidente austriaco

Papa Francesco e van der Bellen | Papa Francesco e il presidente austriaco Alexander van der Bellen durante l'incontro nel Palazzo Apostolico, 16 novembre 2017 | twitter Alexander van der Bellen Papa Francesco e van der Bellen | Papa Francesco e il presidente austriaco Alexander van der Bellen durante l'incontro nel Palazzo Apostolico, 16 novembre 2017 | twitter Alexander van der Bellen

Venticinque minuti di colloquio tra Papa Francesco e il presidente austriaco Alexander van der Bellen, per la prima visita del neoeletto presidente austriaco in Vaticano.

Accogliendo il presidente, il Papa lo ha salutato con qualche parola in tedesco, prima di chiamare a fianco a sé un interprete.

La conversazione non è stata lunga, e al termine dell’incontro il presidente ha regalato al Papa un cesto di legno con due pagnotte, tutto prodotto in un laboratorio gestito da disabili. Papa Francesco, per parte sua, ha regalato una scultura in bronzo di un ramo di ulivo, e le copie dell’enciclica Laudato Si e delle esortazioni apostoliche Evangelii Gaudium e Amoris Laetitia.

“Durante i cordiali colloqui - si legge in un comunicato stampa della Sala Stampa della Santa Sede - sono state evocate le buone relazioni e la fruttuosa collaborazione che intercorrono tra la Santa Sede e l’Austria”.

Il comunicato sottolinea che “ci si è poi soffermati su questioni di reciproco interesse, quali la difesa dell’inviolabile dignità della persona umana, la promozione di una cultura dell’incontro e la sollecitudine per la cura del creato”.

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Durante l’incontro “si è messo in evidenza il ruolo della Comunità internazionale nella ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti in atto in varie regioni del mondo, ribadendo anche l’impegno comune per un mondo privo di armi nucleari”.

Per il presidente austriaco, il rapporto con la Chiesa cattolica è fondamentale. Evangelico che ha poi abbandonato la fede e si dichiara agnostico, il presidente Van Der Bellen ha fatto nei primi giorni di presidenza una visita al santuario mariano di Mariazell.

Dopo le turbolente elezioni, la Chiesa ha il ruolo di collante di una nazione divisa, come ha affermato subito dopo le elezioni il Cardinale Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna, sottolineando che il presidente è chiamato a recuperare una “coesione nel Paese”.

L’ultimo viaggio di un Papa in Austria è stato quello di Benedetto XVI dal 7 al 9 settembre 2007. Vienna è comunque un centro particolarmente importante per la Santa Sede, in quanto sede dell’AIEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica di cui la Santa Sede è membro e fondatore; e sede del KAICIID, il King Abdullah International Center for Interreligious and Intercultural Dialogue sponsorizzato dall’Arabia Saudita e di cui la Santa Sede è osservatore permanente.