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Dove si celebravano i Riti della Settimana Santa a Roma nell'antichità?

Il Laterano e Santa Croce in Gerusalemme con la tradizione delle reliquie della Santa Croce

La Loggia della Basilica del Laterano  |  | AA
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La Basilica di Santa Croce  |  | pd
La Basilica di Santa Croce | | pd

Alcune chiese romane sono particolarmente legate ai riti della Pasqua anche se il Papa ormai non vi si reca più per i riti della Settimana Santa. 

Nella chiesa antica di Gerusalemme si ricordavano gli eventi dei diversi giorni della settimana in chiese diverse. Col tempo, i riti pasquali di Gerusalemme si diffusero anche a Roma, dove originariamente venivano ricordate solo la storia della Passione nella Domenica delle Palme e la Resurrezione nella Domenica di Pasqua. Sappiamo che nel VI il Papa celebrava anche la Messa del Giovedì Santo in ricordo dell’istituzione dell'Eucaristia nella sua cattedrale in Laterano. La liturgia del Venerdì Santo si celebrava nella chiesa che oggi si chiama Santa Croce in Gerusalemme. La chiesa fu fondata dall'imperatore Costantino ed è nota per le sue reliquie della Croce e altre reliquie della Passione, in particolare il cosiddetto Titulus Crucis, per la tradizione l’iscrizione dove Pilato ha scritto "Gesù di Nazaret, Re dei Giudei "in ebraico, greco e latino.

Quanto alla venerazione della Croce del Venerdì Santo a Roma, qui c'è un piccolo mistero. Che fine hanno fatto le reliquie della croce? Fonti antiche affermano che l'imperatore Costantino costruì Santa Croce negli anni Venti del IV secolo per ospitare un pezzo di legno della croce. Questa reliquia sembra essere scomparsa presto. A metà del V secolo non fu mai menzionato da Papa Leone Magno nei suoi sermoni del Venerdì Santo. In una lettera dell'anno 454, Papa Leone sembra addirittura ringraziare il vescovo di Gerusalemme per avergli inviato una reliquia della croce. Forse la reliquia Santa Croce era scomparsa nel V secolo? Sappiamo anche che Papa Ilario (461-468) fece costruire una cappella per una reliquia della Croce accanto al Battistero Lateranense. Quando abbiamo fonti liturgiche dettagliate da Roma, nel VI secolo, scopriamo nel cosiddetto Ordo 23 che il Venerdì Santo una reliquia della Croce veniva portato in processione dal Laterano a Santa Croce per la venerazione.

Eppure è noto che reliquie della Croce si trovavano in Santa Croce almeno dal 1570 in una cappella sopra la navata destra della chiesa. Dal 1930 sono custodite in una cappella modernasul lato sinistro della chiesa. La seconda reliquia più famosa della passione in Santa Croce è il Titulus Crucis, che nelle fonti più antiche non è affatto menzionato, ma che fu ritrovato nel 1492 murato nell'arco trionfale, dove era stato collocato durante la radicale ricostruzione di papa Lucio II (1144–1145).

A Roma la Pasqua era associata al Laterano. La veglia pasquale veniva celebrata nella Cattedrale del Laterano e culminava nel battesimo la notte di Pasqua nel battistero ottagonale accanto alla basilica. Entrambi furono costruiti da Costantino nel IV secolo. Dopo che Pio XII ha restaurato i riti della Pasqua nel 1955, i papi celebravano la messa serale del Giovedì Santo nella Basilica Lateranense fino a Benedetto XVI. Francesco di solito preferisce celebrare quella messa in un carcere o in altro luogo socialmente difficile. Il Venerdì Santo viene da tempo celebrato dal Papa nella Chiesa di San Pietro, dal medioevo non lo celebra più in Santa Croce. 

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E il giorno di Pasqua? Nella Chiesa antica veniva celebrato in Laterano, ma dal ritorno da Avignone i papi l'hanno celebrato in Vaticano. Sisto V (1585–1590) fece un coraggioso tentativo di restaurare l'antica “liturgia stazionale” in cui il Papa, tra l'altro, celebrava la Pasqua in Laterano. Papa Sisto costruì perciò una grande loggia davanti al transetto nord della Basilica Lateranense, verso la piazza e verso il resto di Roma, dove il Papa avrebbe impartito la solenne benedizione della Pasqua. Oggi la loggia è inutilizzata e il papa impartisce la benedizione pasquale dalla chiesa di San Pietro.

Fu Pio XII che nel 1955 diede inizio alla moderna riforma liturgica tornando all'antica celebrazione pasquale cristiana, soprattutto durante il cosiddetto Triduo, i tre giorni pasquali dal Giovedì Santo al Venerdì Santo e la veglia pasquale. Nella Messa tridentina, la Messa del Giovedì Santo veniva celebrata al mattino e il popolo partecipava soprattutto, la sera, alla preghiera davanti al sacramento in una cappella laterale appositamente addobbata. Pio XII reintrodusse l’adorazione della Croce il pomeriggio del Venerdì Santo, che nella pietà popolare era stata  sostituita dalla pia tradizione della Via Crucis. La veglia pasquale è tornata nella notte tra Sabato Santo e la domenica di Pasqua. Già nel Medioevo la veglia si celebrava di giorno, e si accendeva il fuoco pasquale sotto il sole primaverile. Pio V (1566–1572) vietò addirittura tutte le celebrazioni eucaristiche pomeridiane, il che rendeva impossibile, tra l'altro, celebrare la messa vespertina del Giovedì Santo la sera e celebrare una vera veglia pasquale. Nel 1642 Urbano VIII eliminò così le festività pasquali, ad eccezione della stessa Pasqua, dalle festività obbligatorie.