Sobria e agile la cerimonia di inaugurazione del padiglione della Santa Sede ad Expo2015. A fare gli onori di casa, il Commissario e Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, il Cardinale Gianfranco Ravasi che questo pomeriggio alle ore 15:30 ha benedetto la struttura. Per conto della Santa Sede hanno partecipato all’inaugurazione di Expo - che questa mattina ha ospitato anche un videomessaggio di Papa Francesco - l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, il vice commissario del Padiglione della Santa Sede e membro del Pontificio Consiglio della Cultura, monsignor Pasquale Iacobone e il vice commissario del Padiglione della Santa Sede e vice direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti.

Commentando oggi alla Radio Vaticana, il cardinale Ravasi ha spiegato che “la presenza della Santa Sede vuol essere quasi come una sorta di spina nel fianco di questa grande platea economico-commerciale. E’ l’unico padiglione, per esempio, che non espone e propone prodotti in vendita”.

Circa il tema, ha detto Ravasi, “sono due i motti del padiglione e sono scritti anche sulle facciate del padiglione stesso, che è nello stile di Papa Francesco, molto sobrio; l’ingresso è affidato appunto a queste parole che vengono quasi ricordate come una memoria e nell’interno c’è un percorso distribuito su uno spazio di 330 metri quadri calpestabili, quindi non è così sontuoso come accade in altri padiglioni. I due motti sono: “Non di solo pane” e “Dacci oggi il nostro pane”, due frasi che sono prese dalla Bibbia e rimandano al fatto che l’uomo non vive di solo pane, supera se stesso, ha al suo interno qualcosa di più che va oltre i suoi meccanismi biologici. Ma dall’altra parte si ricorda anche che l’uomo e la donna devono vivere anche materialmente: quindi “Dacci oggi il nostro pane” e cioè un pane quotidiano, un pane che spesso, nella scena del mondo, è invece riservato solo ad alcuni pochi”.

Al centro del decumano, vicino a Piazza Italia, si trova il Padiglione della Santa Sede, presente in Expo 2015 ufficialmente come Paese espositore. Nel padiglione si sviluppa un percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici, dai più tradizionali a quelli innovativi, suddiviso in quattro grandi capitoli: “un giardino da custodire”, “un cibo da condividere”, “un pasto che educa”, “un pane che rende presente Dio nel mondo”.