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“Fare piccole cose con grande amore”. L'insegnamento speciale di Madre Teresa

Suor Maria Prema Pierick |  | Andreas Duren/ACI Group
Suor Maria Prema Pierick | | Andreas Duren/ACI Group
Suor Maria Prema Pierick |  | Andreas Duren /Aci Group
Suor Maria Prema Pierick | | Andreas Duren /Aci Group
Suor Maria Prema Prierick |  | www.motherteresa.org
Suor Maria Prema Prierick | | www.motherteresa.org

“Le parole che mi hanno ispirato mentre seguivo Madre Teresa sono state “fare piccole cose con grande amore”. Non dobbiamo cercare le grandi occasioni per amare e dare il meglio di noi stessi, bastano piccole attenzioni, nella vita quotidiana, nella comunità o al servizio del povero. Pulire, lavare, ma anche donare un sorriso, una parola gentile”. Sono le parole di Suor Maria Prema Pierick, l’attuale Superiora Generale delle Suore Missionarie della Carità, l’ordine religioso fondato da Madre Teresa a Calcutta, la quale sarà proclamata santa da Papa Francesco domenica 4 settembre. La Superiora Generale è l’erede di quella che è stata chiamata “la piccola matita di Dio”.

Inviata in missione a Roma, Napoli, Madrid e anche a Calcutta, ha sempre seguito l’esempio e l’opera misericordiosa della nuova santa e dal 2009 segue la Congregazione.

“Sono così felice di essere a Roma per i preparativi della canonizzazione della nostra fondatrice Madre Teresa, ringrazio Dio e il Papa per averle dato questo onore”, confessa Suor Maria in un’intervista all’emittente televisiva cattolica EWTN.

“Madre Teresa è una santa perché è stata una matita nelle mani di Dio e aveva un solo desiderio: quello di conoscere e amare Dio e farlo conoscere e amare da tutti. Se non si conosce Dio la vita diventa molto difficile”, dice la Superiora.

Premio Nobel per la pace, Madre Teresa è il simbolo del rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona.

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Le suore di Calcutta si dedicano incessantemente agli ultimi: poveri, diseredati, lebbrosi. Oggi le “case di missione” sono più di 600 sparse in tutto il mondo. Cinque case sono presenti a Roma.

L’amore verso i sofferenti e i poveri legava particolarmente Madre Teresa e San Giovanni Paolo II. Papa Wojtyla la proclamò beata nel 2003. La Superiora Suor Maria racconta a EWTN questo speciale rapporto tra i due: “Li legava il grande amore per l’altro e per i poveri. Madre insisteva con Giovanni Paolo II per venire a Kolkata a vedere la nostra casa per i moribondi, e lui è venuto nel 1986 ed è stata una grande gioia per la Madre. Entrambi sapevano che quando serviamo i poveri, è lo stesso Gesù che stiamo servendo”.

Madre Teresa di Calcutta è senza dubbio l’icona della misericordia, non a caso Papa Francesco l’ha proclamata Santa proprio in questo anno giubilare dedicato alla misericordia: “Madre Teresa – dice Suor Maria – ha mostrato il modo di fare “misericordia”, di amare, con il cuore e con le mani. L'ho vista la prima volta che aveva già 70 anni, i suoi occhi erano pieni di vita. Così piccola, ma dentro era la sua grandezza. Mi ha impressionato il modo in cui mi raccontava la sua opera, il modo in cui si rendeva utile nella comunità. Prendere tempo per i poveri, per chi ci vive accanto, perché l’amore ha bisogno di essere espresso”.