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Forte sui temi di Firenze2015: "Cristo non solo verità e bontà, anche bellezza"

Bruno Forte | Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto | Sito diocesano Bruno Forte | Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto | Sito diocesano

“Occorre mostrare come Cristo sia non solo verità e bontà, ma anche bellezza, e come la sequela di Lui sia via di piena realizzazione di per il cuore umano”. L’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, traccia alcuni punti in vista del Convegno ecclesiale di Firenze 2015.

Perché “verso i credenti in Cristo la Chiesa del nuovo millennio dovrà presentarsi sempre più come la comunità dell’Evangelo testimoniato con la vita quale forma suprema di realizzazione umana. E’ importante che si colga la forza irradiante della verità salvifica (‘veritatis splendor’) e la carica veritativa della carità vissuta”.

Quella di mons. Forte è una riflessione a tutto tondo offerta alla sua diocesi: “La bellezza dell’umanesimo cristiano – dice – va proposta anche a tutti coloro che on credono in Cristo, senza riduzioni o parzialità: o richiede la stessa dedizione alla causa dell’uomo”.

Perché, spiega ancora l’arcivescovo presentando la tappa diocesana verso l’assise della Chiesa italiana, “nel cristianesimo – vissuto come sequela a Lui nell’affidamento del cuore, nella comunione fraterna e nel servizio della carità – è custodito il futuro dell’uomo e del mondo”.

Partendo dal tema del prossimo convegno ecclesiale, Forte spiega che “la proposta cristiana si offre come una sorta di nuovo umanesimo, che è tale proprio in forza della sua capacità di suscitare vita nuova grazie al dono che viene ‘dall’alto’”. Per accoglierlo pienamente, “un simile umanesimo va proposto di continuo ai discepoli del Salvatore, cui è richiesta una perenne novità di vita, e con essi ai credenti di altre fedi, ai non credenti in ricerca, agli indifferenti”.

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La diocesi di Chieti-Vasto vivrà il suo convegno diocesano verso Firenze dal 4 al 5 settembre. All’evento sarà presente anche il Segretario generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino.