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Francesco a Carpi, una visita dal sapore di testimonianza

I danni del sisma del 2012 in Emilia Romagna |  | Wikipedia I danni del sisma del 2012 in Emilia Romagna | | Wikipedia

E’ stato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, a sintetizzare il significato della visita che Papa Francesco compirà a Carpi domenica prossima. Inaugurando la Cattedrale di Santa Maria Assunta restaurata dopo il sisma del maggio 2012, il porporato ha spiegato ai carpigiani che Francesco verrà per “confermarvi nella fede, a portarvi il messaggio di speranza sempre attuale che si sprigiona dal Vangelo, a essere concreto segno di vicinanza e solidarietà per quanto questa zona ha sofferto e a ringraziare il Signore per la solerzia dell’opera di ricostruzione e di ritorno alla normalità”.

Facciamo un passo indietro. Un passo lungo quasi 5 anni. Due serie terribili di scosse sismiche devastano l’Emilia Romagna e la Lombardia. La prima il 20 maggio, la seconda il 29. Magnitudo di poco inferiore ai 6 Richter. 27 i morti, danni ingenti, migliaia senza casa. 

Un mese dopo le scosse Papa Benedetto XVI salì sull’elicottero e volò nelle zone colpite. Ai terremotati il Pontefice portò la sua vicinanza, la sua preghiera e la sua concreta solidarietà.

“Non siete - disse Papa Benedetto - e non sarete soli! In questi giorni, in mezzo a tanta distruzione e tanto dolore, voi avete visto e sentito come tanta gente si è mossa per esprimervi vicinanza, solidarietà, affetto; e questo attraverso tanti segni e aiuti concreti. La mia presenza in mezzo a voi vuole essere uno di questi segni di amore e di speranza. Guardando le vostre terre ho provato profonda commozione davanti a tante ferite, ma ho visto anche tante mani che le vogliono curare insieme a voi; ho visto che la vita ricomincia, vuole ricominciare con forza e coraggio, e questo è il segno più bello e luminoso”.

Non siete e non sarete soli, disse Benedetto XVI. E cinque anni dopo Papa Francesco raccoglie il testimone del suo predecessore. E ribadisce con la sua presenza alle popolazioni colpite dal sisma che non sono e non saranno sole. 

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Francesco - ha commentato il Vescovo di Carpi Monsignor Francesco Cavina annunciando la visita del Pontefice - viene ad incontrare “una chiesa che sta facendo un cammino significativo di fede e che vive un momento di speranza dopo le conseguenze del sisma”.