Papa Francesco domani sarà a Napoli per la seconda volta dall'inizio del suo pontificato. La prima risale a 4 anni fa, il 21 marzo quando il Pontefice - proveniente da Pompei - visitò il capoluogo campano iniziando dal quartiere di Scampia e lanciando quel vero e proprio urlo contro la corruzione - "la corruzione spuzza" - che ancora oggi ha la sua eco nella città partenopea.

Prima di Francesco - correva l'anno 2007 - fu Benedetto XVI a visitare Napoli in occasione del XXI Meeting internazionale sulle religioni, intitolato “Per un mondo senza violenza-Religioni e culture in dialogo”. Dal Papa arrivò un chiaro invito alla conversione. “Dio – disse Papa Benedetto – non può cambiare le cose senza la nostra conversione, e la nostra vera conversione inizia con il grido dell’anima, che implora perdono e salvezza. La preghiera cristiana non è espressione di fatalismo e di inerzia, anzi è l’opposto dell’evasione dalla realtà, dell’intimismo consolatorio: è forza di speranza, massima espressione della fede nella potenza di Dio che è Amore e non ci abbandona”.

Infine ecco Giovanni Paolo II che raggiunse Napoli per ben tre volte: nel 1979, nel 1980 e nel 1990. Anche se la tappa del 1980 fu tecnica: il Papa infatti fece scalo a Napoli per raggiungere le zone dell'Irpinia sconvolte dal terremoto che uccise migliaia di persone. Nel 1990 Giovanni Paolo II si fermò dal 9 al 13 novembre in città, un vero record. I giovani allo stadio San Paolo, i detenuti di Poggioreale, la visita a Scampia, le Messe in piazza del Plebiscito e nel Seminario Maggiore sono solo alcune delle istantanee di questa lunga visita di Giovanni Paolo II nel capoluogo partenopeo.