Abu Dhabi , lunedì, 10. febbraio, 2025 12:30 (ACI Stampa).
La Chiesa del Golfo è una Chiesa di migranti, sempre in movimento. E lo sottolinea il vescovo Paolo Martinelli, OFM Cap., vicario apostolico dell’Arabia del Sud, in una lettera pastorale in occasione del Giubileo sul tema “Migranti e Pellegrini di Speranza”, diffusa ai fedeli del vicariato nel gennaio 2025.
Il vicariato apostolico dell’Arabia del Sud - che tocca il territorio degli Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen - conta di poco più di un milione di cattolici su un totale di 45,2 milioni di abitanti. Nel suo territorio, ci sono 17 parrocchie, 14 sacerdoti secolari diocesani, 55 sacerdoti regolari diocesani, 57 membri degli istituti religiosi maschili, 50 membri degli istituti religiosi femminili, 31 istituti educativi, 6 istituti di beneficenza.
A questo sparuto gruppo di cristiani si rivolge il vescovo Martinelli, partendo appunto dal tema del Giubileo, che è “Pellegrini di speranza”.
Nella sua lettera pastorale, il vescovo sottolinea che la speranza cristiana è fondata su Dio piuttosto che sull’ottimismo, e per questo resta salda anche nelle tribolazioni, e questa è una caratteristica dei fedeli migranti, i quali affrontano le sfide di separazione, adattamento e provvisorietà nelle loro vite.
Martinelli chiede di vedere lo status di migrante come parte del nostro viaggio spirituale, perché “se fissiamo la nostra speranza in cose che passeranno, ci esponiamo alla delusione perché tutto cambia. Ma se riconosciamo che Cristo è la nostra speranza, potremo anche vivere situazioni difficili con pazienza e tenace, sapendo che Dio ci fa sempre completare il bene che ha cominciato in noi.