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Holodomor, per non dimenticare il genocidio ucraino tre appuntamenti a Roma

L'immagine del Memoriale a Kiev |  | www.museuly.com L'immagine del Memoriale a Kiev | | www.museuly.com

È una delle pagine più crudeli e più dimenticate della storia del Novecento. l’Holodomor, il genocidio che ha mietuto, dieci milioni di vittime innocenti fra la popolazione ucraina negli anni 1932 e 1933. Uno sterminio per fame come dice la parola Holodomor significa per piegare i contadini al volere di Stalin. Tutti i prodotti agricoli vennero requisiti e le fosse comuni si riempirono di morti.

Ad 85 anni da quella tragedia l’ Ucraina non ha ancora trovato pace. Ecco anche perché “l’ Holodomor non può essere una pagina di storia dimenticata” spiega l’Ambasciatore d’Ucraina in Italia, Yevhen Perelygin. “Occorre toglierla dall’oblìo per indicare all’alternarsi delle generazioni quella lezione di storia che serve a formare la coscienza dei popoli, al fine di riconoscere il male, difendere la pace, rafforzare la solidarietà internazionale e difendere la giustizia e la libertà”.

L’ambasciata ucraina ha organizzato tre appuntamenti culturali da non perdere. Il primo appuntamento è per il giorno 22 di novembre alle ore 20:30 al Cinema Farnese per la proiezione in anteprima nazionale del Film “Raccolto amaro” (produzione Canada) una distribuzione per l'Italia Pier Francesco Aiello per P.F.A. Films, una potente storia di amore, onore, ribellione e sopravvivenza vista attraverso gli occhi di una giovane coppia che si trova a vivere sulla propria pelle le devastazioni provocate dalla politica genocida di Joseph Stalin nei confronti dell'Ucraina negli anni '30.

Il secondo e terzo appuntamento sono per il giorno 23 novembre dalle ore 10:30 alle ore 14:30 presso il Salone del Vanvitelli della Biblioteca Angelica di Roma in Sant’Agostino. Ad alternarsi al racconto dell’Holodomor, negli anni cruciali della carestia imposta dal regime, il Prof. Ettore Cinnella, scrittore e storico, autore del volume “1932-1933 Ucraina. Il genocidio dimenticato”; il Prof. Federigo Argentieri, John Cabot University di Roma; il Prof. Giovanni Sasso, Società Filosofica Italiana; Giuseppina Palazzo, Società Filosofica Italiana; Maurizio Caprara, giornalista del Corriere della Sera.

La Biblioteca Angelica accoglie anche un importante progetto d’arte, l’esposizione in anteprima di quattro opere inedite e appositamente realizzate dagli artisti Alessio Ancillai, Evita Andújar, Simone Haug e Andrea Pinchi sul tema dell’Holodomor. La mostra, dal titolo O.O.M. Out Of Memory, è curata da Cristina Meregaglia che illustrerà al pubblico le opere realizzate dagli artisti italiani che hanno voluto, così, ricordare questa pagina di storia violenta e dimenticata del ‘900. Le opere, dopo la visione e presentazione in anteprima alla Biblioteca Angelica saranno esposte, dal 24 di novembre al 2 di dicembre nello spazio espositivo T24 a Santa Maria in Campitelli.

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Fu il Console italiano a Kharkov, Sergio Gradenigo, a raccontare tra i primi all’Occidente la tragedia seminata dal comunismo in Ucraina. Questa testimonianza è riportata nel volume “Lettere da Kharkov. La carestia in Ucraina nei rapporti diplomatici italiani 1923-33”, pubblicato dal professor A. Graziosi. L’invito per l’Italia è quello di unirsi a tutti gli stati, ultimi in ordine di tempo gli USA e il Portogallo, per riconoscere il genocidio ucraino.

Infine presso la Galleria Angelica il poeta e scrittore Sabatino Scia, famoso per le sue favole di protesta occidentale e definito da Alda Merini “l’erede geniale della favola antica”, sensibile conoscitore della drammaticità e crudeltà del tema, esporrà una sua riflessione sull’Holodomor.