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I Giubilei in un volume che fa storia presentato all'ambasciata italiana

Il volume Giubilei |  | UTET
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Immagini dal libro Giubilei |  | UTET
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Gli eventi giubilari hanno sempre rappresentato importanti momenti non solo di riscoperta  della fede e della spiritualità, ma anche occasioni di stimolo alla riflessione del “vivere quotidiano”, assieme gli uni con gli altri, individui e comunità, nel dialogo”. L’Ambasciatore d’ Italia presso la Santa Sede, Daniele Mancini, ha aperto così la serata culturale di presentazione del volume d’arte che racchiude la storia dei Giubilei fino a quello che stiamo vivendo dedicato alla misericordia.

Una serata promossa dalla UTET Grandi Opere e ospitata a Palazzo Borromeo per presentare “Giubilei: spiritualità, storia, cultura” e una medaglia commemorativa di Vangi. Il Volume, ha ricevuto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione il logo ufficiale del Giubileo Straordinario della Misericordia.

Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e responsabile del Giubileo ha affermato che sono stati fino ad ora più di 10 milioni i pellegrini he hanno attraversato la Porta Santa

"questo libro coniuga storia e arte, religione e cultura,- ha detto Fisichella- leggendoli alla luce dell’estetica: è un classico di grande bellezza, in un  periodo in cui la bellezza sembra aver preso congedo dalle nostre città colpite dal degrado”. Ed ha aggiunto che "quando Dio si vuole manifestare all’uomo, lo fa mostrando la sua misericordia. Il Papa ha voluto questo Giubileo perchè si avesse un profondo respiro di sollievo davanti a tante situazioni drammatiche che il mondo sperimenta".  Perché "in un mondo dove l’uomo vive la propria vita nell’assenza di Dio, esasperando il suo individualismo, diventa una esigenza antropologica vitale il richiamo alla misericordia: una autentica rivoluzione culturale. Basti pensareche, oggi in Siria, perfino seppellire i morti è un atto di misericordia che si fa anche a rischio della propria vita". Per monsignor Fisichella, "questo Giubileo orienterà la vita della Chiesa nel prossimo futuro, soprattutto per le sue tante originalità: la scelta del tema dedicato alla misericordia, l’apertura della porta santa in tutte le diocesi del mondo e anticipata in Centrafrica rispetto alla cerimonia di inaugurazione solenne a Roma, il pellegrinaggio prima di passare la porta santa che non è un gesto né automatico né magico, l’invio dei missionari della misericordia perché il perdono di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza ostacoli".

I Giubilei ha sottolineato l’ Ambasciatore Mancini, "incoraggiano la comunità cristiana ad allargare il proprio sguardo su orizzonti nuovi”, come è sottolineato nella Bolla d’Indizione del Giubileo del 2000: parole profetiche alla luce di quanto sta accadendo  in questo tribolato  inizio di XXI secolo”. E l’auspicio “che la lettura di questo volume porti ad allargare le proprie prospettive nella profondità di una storia iniziata nel 1300 col Giubileo di  Bonifacio VIII e che ha superato i secoli, sempre più arricchendosi, in un percorso di arte, religione e storia”.

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L’opera si apre con un’ampia riflessione sulla Misericordia come valore centrale del Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco; analizza l’importanza dell’evento e le sue implicazioni nella società contemporanea; esplora l’evento partendo dalle radici ebraiche e seguendone l’excursus e l’evoluzione dal 1300 fino ai nostri giorni; analizza le radici religiose e teologiche del Giubileo, la penitenza, il concetto di indulgenza, i simboli giubilari e le reliquie; scopre i risvolti economici e comunicativi dei Giubilei, dalle prime narrazioni fino all’utilizzo dei nuovi media come Twitter; esplora il fenomeno del pellegrinaggio nei secoli e di come, con la caduta di Gerusalemme, Roma ne prenda il posto come meta agognata e ideale dei fedeli e infine descrive l’enorme impatto che l’evento nei secoli ha avuto sulla cultura, passando dalla letteratura (citando da Dante a Stendhal, da Petrarca a Pasolini), alla musica (da Giovanni Pierluigi da Palestrina a Franz Liszt, da Arcangelo Corelli fino a Ennio Morricone), dall’architettura (con i progetti romani di architetti rinascimentali e barocchi come Antonio e Giuliano da Sangallo, Bramante, Raffaello, Michelangelo, Bernini e Borromini), fino all’arte figurativa, dove l’elenco di artisti è veramente sterminato iniziando da Giotto, coinvolto nel primo Giubileo della storia, fino alla realizzazione dell’incisione di Pierluigi Isola per il Giubileo della Misericordia, testimonianza di una diffusa e solida tradizione artistica e culturale.