Mbassa, Iñaki, Iñigo e Marta  quattro pellegrini, diverse origini, diverse fedi, con loro una guida Jose Luís Iriberri, sulle orme  di sant'Ignazio di Loyola verso Manresa. 650 chilometri a piedi attraverso Euskadi, Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna. Gli incontri con la gente, il cibo e monumento sono le tappe di un percorso interiore che porta alla vera meta.

Tutto questo è raccontato nel documentario “Il Cammino Ignaziano” del regista catalano Jordi Roigé.

Qualche giorno fa il filmato è stato presentato a Roma in una proiezione aperta al pubblico, dopo l’anteprima che si è tenuta martedì scorso alla Filmoteca Vaticana. In occasione dei 500 anni della conversione di Ignazio di Loyola a Manresa il cammino riporta all “esperienza vissuta da Ignazio di Loyola nel XVI secolo che è valida ancora oggi nel XXI secolo e può servire a chiunque per riscoprire un cammino differente, un orientamento diverso”. Il regista  Jordi Roigé, ha spiegato che si tratta di un prodotto “artigianale”, fatto “con le mani e la tecnica ma anche con il cuore… e con i piedi!”. Il percorso parte da Azpeitia, paese natale di Iñigo de Loyola, nei Paesi Baschi (Euskadi) e attraverso La Rioja, Navarra e Aragona raggiunge la Catalogna con le tappe finali di Montserrat e Manresa.

La guida Jose Luís Iriberri è un gesuita, e la sua passione per le persone lo ha portato a sviluppare per tredici anni la sua attività di insegnante nelle scuole legate alla Compagnia di Gesù e a collaborare anche in associazioni socio-umanitarie, ed è direttore dell'Ufficio del Cammino Ignaziano. Mediante l’ufficio, da anni, accompagna i pellegrini di tutto il mondo nel loro pellegrinaggio e ha raccolto la sua esperienza nel libro "Alla ricerca del pellegrino: Il Cammino Ignaziano (2021)".