In questo momento di crisi c’è bisogno di “una nuova classe dirigente” e proprio le nuove generazioni “possono e devono diventare lievito di cambiamento”: lo ha detto il Cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, nell’omelia della celebrazione eucaristica presieduta nella chiesa della sede di Roma dell’Università Cattolica, che inaugurava oggi l’anno accademico.

Nella sua omelia, riportata dal SIR, il Cardinale Baldisseri ha ricordato che “questo centro accademico ha l’ambizione e, in un certo senso, la vocazione di formare la classe dirigente di domani”, e che i fondatori dell’Università erano stati mossi “dalla convinzione” che fosse “possibile, e anzi necessaria, l’alleanza fra i valori del cattolicesimo da una parte e la scienza, l’arte e la cultura dall’altra”.

Il Cardinale Baldisseri ha sottolineato che “oggi più che nel passato c’è bisogno di donne e di uomini competenti, disinteressati e coraggiosi, capaci di servire con dedizione la res publica”, perché serve “una nuova classe dirigente, nuova soprattutto nella mentalità, nei valori e nelle aspirazioni” per far fronte all’attuale crisi delle istituzioni. E per questo, ha concluso il Cardinale, “proprio le nuove generazioni “possono e devono diventare lievito di cambiamento”.

Il Cardinale ha fatto riferimento anche al prossimo Sinodo dei giovani, il cui tema è “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, invitando i giovani a parteciparvi.