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Il Cardinale Bassetti chiede agli operatori dei media di narrare la verità della vita

La omelia della messa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Il cardinale Bassetti  |  | Aci Group Il cardinale Bassetti | | Aci Group

“Carissimi fratelli e sorelle impegnati nel mondo delle comunicazioni sociali, sapete bene che questo tempo del quale parlate, scrivete, raccontate, è un tempo prezioso ma difficile. Sapete anche che una frase che voi dite o non dite può influenzare milioni di persone come, per esempio, può accadere descrivendo gli effetti di un vaccino, o parlando in un certo modo di un avvenimento. A voi è chiesto di fare cultura, di aiutare gli uomini e le donne a cui vi rivolgete a vivere in questa società con impegno, coraggio, facendo conoscere loro la verità”

Lo ha ripetuto questa mattina il cardinale Bassetti presidente della Conferenza episcopale italiana nella omelia della messa per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali celebrata nella Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma.

Il cardinale ha ripreso il messaggio di Papa Francesco ed ha aggiunto: “Per sei volte, nel suo messaggio, Papa Francesco usa la parola “verità”! Voi, infatti, siete chiamati non a raccontare cose false, ma a narrare ‘la verità della vita’, e questo è un impegno grande e un dono per tutti.

Ci domandiamo dunque: qual è l’informazione che voglio promuovere? Sono pronto ad aprirmi veramente all’altro e ad accoglierlo per quello che è? Sono domande che possono sostenere l’impegno a «comunicare incontrando le persone come e dove sono”.

In questo tempo così incerto vi auguro di essere cercatori di verità e non amplificatori di notizie dannose o che non costruiscono il bene comune. Fa tanto male vedere come, anche nella sofferenza, ci sia disinformazione. Il vero comunicatore, invece, è colui che riesce a mettere il mondo in comune, a costruire ponti di comprensione, a promuovere la pace attraverso la narrazione. E oggi ne abbiamo bisogno”.

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