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Il Cardinale Hollerich chiede un Sinodo Europeo

Il presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea auspica che anche le Chiese europee si impegnino nel cammino sinodale

Cardinale Jean Claude Hollerich | Il Cardinale Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della COMECE | Daniel Ibanez / ACI Group Cardinale Jean Claude Hollerich | Il Cardinale Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della COMECE | Daniel Ibanez / ACI Group

Un Sinodo europeo, che metta i vescovi del continente in un dibattito sui temi caldi. Non una assemblea speciale del Sinodo dei vescovi (ce ne sono già state due per l’Europa), ma piuttosto una piattaforma di incontro e discussione per i vescovi del continente. È la proposta del Cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE).

Il Cardinale Hollerich ha lanciato la sua proposta in una intervista concessa a Katolisch, il portale web della Conferenza Episcopale tedesca. Tra le domande, anche una sul controverso cammino sinodale della Chiesa di Germania. Il Cardinale non si è pronunciato nel merito della discussione, ha detto che non intende interferire. Ma ha aggiunto che si tratta di un buon modello da seguire per un possibile Sinodo Europeo.

Il Cardinale Hollerich ha detto che un sinodo europeo sarebbe necessario per rafforzare le attitudini alla apertura e al discernimento, necessari alle Chiese di Europa per non distaccarsi troppo dai loro cittadini, dentro e fuori la comunità cristiana.

Il Cardinale Hollerich sa che un Sinodo europeo sarà difficile, anche per i diversi orientamenti pastorali nazionali, perché “le Chiese pensano sempre guardando alla situazione dei loro rispettivi paesi. Abbiamo bisogno di condividere di più”.

Il Cardinale ha anche detto di auspicare che si sviluppino strutture e attitudini che permettano “che si ascolti la voce delle donne della Chiesa”.

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Un Sinodo europeo servirebbe ad aprire la discussione anche su temi che vivono di differenti punti di vista in ogni nazione, come la questione dei migranti, che “alcuni vedono come una minaccia”.

Il Cardinale ha anche affrontato il tema della Brexit. “Mi fa soffrire – ha detto – ho problemi a comprendere che già non si desidera rispettare i contratti, perché si mette in discussione la base stessa della cooperazione”. Il Cardinale ha parlato di tendenze pericolose per l’Europa, e sottolineato di sperare che “i cittadini di Unione Europea e Regno Unito continuino ad essere amici”.