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Il cardinale Sandri in Bulgaria, un piccolo gregge con una grande missione

Una visita in occasione dei venti anni della visita di Giovanni Paolo II

Il cardinale a Radio Ave Maria  |  | CCO
Il cardinale a Radio Ave Maria | | CCO
Alcune immagini delle visita del cardinale Sandri |  | CCO
Alcune immagini delle visita del cardinale Sandri | | CCO
Alcune immagini delle visita del cardinale Sandri |  | CCO
Alcune immagini delle visita del cardinale Sandri | | CCO

Una visita veloce ma significativa quella del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, che su invito della Conferenza Episcopale bulgara, si è recato nel Paese slavo per la commemorazione del ventesimo anniversario del viaggio apostolico di San Giovanni Paolo II e per l'inaugurazione della radio cattolica “Radio Ave Maria” che si porrà al servizio di tutte le circoscrizioni ecclesiastiche delle parrocchie in Bulgaria.

Domenica 23 ottobre il Cardinale ha celebrato nella concattedrale della diocesi Sofia Plovdiv a Sofia, tenuta dai padri Cappuccini e nel pomeriggi si è recato al Monastero contemplativo delle Carmelitane di rito bizantino, primo monastero Carmelitano di Clausura della tradizione orientale, voluto nel 1935 dall’allora Prefetto della “Congregazione per la Chiesa Orientale”, in serata il rientro a Roma. 

In una intervista per " Radio Ave Maria" il cardinale ha ricordato come per Giovanni Paolo II due sono gli aspetti di quel viaggio storico: "quello della sofferenza e quello dell’attenzione al mondo orientale, al respiro, al polmone orientale della Chiesa. Forse possiamo aggiungere, tutti i Paesi dell’Europa centrale e orientale che hanno subito il vissuto dei regimi totalitari e atei, ecco possiamo dire che San Giovanni Paolo II ha voluto che il polmone dell’umanità potesse respirare libero in Oriente come in Occidente, per cui diciamo la sua battaglia per la dignità della persona umana e per la libertà soprattutto per quei popoli che erano oppressi dall’oscurantismo di regimi atei e contro l’uomo".

Sandri ha parlato anche del viaggio di Papa Francesco una "scelta tipica del suo tratto distintivo. Qualche commentatore ha infatti acutamente osservato che Papa Francesco ha scelto sempre, soprattutto per quanto riguarda l’Europa, di partire dalle cosiddette periferie".

Infine il cardinale ha ricordato che "La Chiesa cattolica latina e bizantina in Bulgaria è una Chiesa, di una piccola minoranza rispetto alla maggioranza della popolazione che è ortodossa e anche poi a coloro che sono i credenti dell’Islam. Le Chiese Orientali nel mondo sono una piccola presenza nell’oceano della Chiesa latina, il paragone è quello di più di un miliardo di cattolici e un totale di 23 milioni di cattolici orientali suddivisi nelle differenti tradizioni rituali nel mondo. Eppure come le Chiese Orientali, pur essendo piccole numeriche rispetto alla Chiesa latina, così anche la Chiesa cattolica latina ed orientale in Bulgaria è chiamata, come le Chiese Orientali sono chiamate, ad essere lievito nella pasta, ad essere seme fecondo. Anzitutto perché il Vangelo ci insegna a partire ad esempio appunto dalla Parabola del seme piuttosto che del lievito nella pasta, ma ad esempio pensiamo alla vicenda di Davide, che ciò che è piccolo agli occhi del mondo è grande agli occhi di Dio. Per cui non dobbiamo ragionare nei criteri di quantità ma nella efficacia della nostra testimonianza, nel valore, nell’essere significativi, nell’essere appunto lievito, nell’essere sale. 

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In questo senso allora la Chiesa cattolica in Bulgaria piccolo gregge ma con una grande missione".