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Il Cardinale Turkson: "Il cammino della pace è un cammino di speranza"

Presentato presso la Sala Stampa della Santa Sede il Messaggio per la pace 2020

Il Cardinale Turkson  |  | Daniel Ibanez / ACI Group Il Cardinale Turkson | | Daniel Ibanez / ACI Group

"Non si ottiene la pace se non la si spera". E' questo il cuore il testo del Messaggio di Papa Francesco per la 53ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2020 sul tema “La Pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. Il testo è stato presentato oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede.

Il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, presenta il Messaggio: "Vorrei semplicemente osservare che tra pochi giorni sarà la Celebrazione del Natale,  e questa è stata anche celebrata dagli angeli come un evento di pace sulla terra. Pace agli uomini. Il messaggio 2020 ricorda quel primo cammino della gioia dei pastori, dell'annuncio degli angeli. Il messaggio ha un simile orientamento, il cammino della pace è un cammino di speranza".

"Sulla terra il cammino della pace è sempre un cammino di speranza - continua il Cardinale Turkson - sebbene la sua piena realizzazione sfugga all'umanità per la situazione attuale del mondo con i suoi conflitti, mentalità di sfiducia e paura, la pace è una promessa fatta di Dio e realizzata con la venuta e la missione di Gesù sulla Terra. La speranza del cammino della pace non è un'utopia. Il futuro si radica nel passato e nel presente".

"Questo Messaggio di Papa Francesco indica che la Chiesa accompagna l'umanità per una buona convivenza di dialogo e pace e per la promozione del bene comune. Avere speranza non significa essere ingenui ma compiere un atto di fede in Dio", ribadisce il Cardinale Turkson.

Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero Laici Famiglia Vita, aggiunge sul Messaggio: "E' innegabile che il luogo primario della cultura del perdono e della riconciliazione sia la famiglia. La famiglia oggi è sottosposta a forti sfide che la indeboliscono. Per questo in virtù del mandato del Nostro Dicastero dobbiamo adoperarci per rimettere al centro la famiglia, che è pedagogia per la pace. E' un filo rosso che attraversa tutte le questioni legate alla pace. Possiamo rendere la famiglia luogo di generazione della speranza. Solo dalla famiglia scaturisce un'etica di fraternità".

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