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Il CCEE fa 50 anni. E celebra con Papa Francesco e Mattarella

La plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa si tiene quest’anno a Roma, in occasione del suo Giubileo. Ecco il programma

CCEE | Foto dei vescovi del CCEE nell'ultima plenaria in presenza a Santiago di Compostela, nel 2019 | CCEE CCEE | Foto dei vescovi del CCEE nell'ultima plenaria in presenza a Santiago di Compostela, nel 2019 | CCEE

Una Messa con Papa Francesco e un incontro con il presidente italiano Sergio Mattarella sono i momenti “clou” dell’assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, che quest’anno, in occasione del suo Cinquantenario, si tiene a Roma dal 23 al 26 settembre.

Nato nel 1971 fa da una intuizione scaturita dagli incontri del Concilio Vaticano II e concretizzata in quella che chiamò “una semplice nota” dal Cardinale Roger Echegaray (allora monsignore e segretario della Conferenza Episcopale di Francia), il CCEE è stato poi approvato da Paolo VI e riformato sotto Giovanni Paolo II, che propose che il Consiglio fosse composto dai presidenti delle Conferenze Episcopali e non più da vescovi delegati, come era stato fino fino ad allora. Attualmente il CCEE è composto da 39 membri, di cui 33 sono Conferenze Episcopali alle quali si aggiungono gli arcivescovi del Lussemburgo, del Principato di Monaco, l’arcivescovo maronita di Cipro e i vescovi di Chisinau (Moldavia), dell’eparchia di Mukachevo (Ucraina) e dell’amministrazione apostolica dell’Estonia. Insieme, rappresentano la Chiesa cattolica in 45 Paesi del continente europeo.

Tema della plenaria di quest’anno è “CCEE, 50 anni a servizio dell’Europa, memoria e prospettive nell’orizzonte di Fratelli tutti”. L’incontro – spiega un comunicato del Consiglio – “vuole essere l’occasione per fare un’analisi della situazione europea, individuare gli elementi più significativi che influiscono sul tessuto ecclesiale e civile del nostro Continente e fare memoria viva delle radici cristiane insite nella sua storia”.

Il comunicato sottolinea anche che da 50 anni il CCEE si impegna, secondo il proprio statuto, a promuovere “l’esercizio della collegialità nella comunione gerarchica cum et sub romano pontefice; a favorire una più stretta cooperazione tra i vescovi e le Conferenze Episcopali per promuovere e ispirare la nuova evangelizzazione; a contribuire al dialogo ecumenico per l’unità dei cristiani; a offrire una testimonianza ecclesiale nella società europea”.

Si comincia il 23 settembre, alle 17, con la Messa presieduta da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro e la successiva preghiera alle tombe dei Papi che hanno accompagnato il CCEE.

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Nel pomeriggio del 24 settembre, i Presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa saranno accolti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

In questa plenaria, i vescovi hanno anche intenzione di rinnovare l’impegno della Chiesa per l’edificazione dell’Europa, seguendo l’esortazione di Papa Francesco che, nel suo messaggio ai vescovi europei in occasione dell’assemblea di Santiago de Compostela, li ha invitati a adoperarsi “per un nuovo umanesimo europeo, capace di dialogare, di integrare e di generare” perché l’Europa possa “crescere come una famiglia di popoli, terra di pace e di speranza”.