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Il Papa al CARA di Castelnuovo di Porto per la messa in Coena Domini

IL CARA di Castelnuovo di Porto  |  | FB
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IL CARA di Castelnuovo di Porto, la preghiera interreligiosa a dicembre |  | cooperativa Auxilium
IL CARA di Castelnuovo di Porto, la preghiera interreligiosa a dicembre | | cooperativa Auxilium

Quest’anno sono i rifugiati a ricevere il Papa per il Giovedì Santo per la messa in Coena Domini e la lavanda dei piedi.

Il Papa si recherà al CARA il centro accoglienza rifugiati e richiedenti asilo più difficili del centro italia a pochi chilometri da Roma sulla via Flamiania.

Il Papa laverà i piedi a 12 rifugiati, alcune donne.

Il Centro  accoglie piu di 900 richiedenti asilo praticamente tutti provenienti dall’ Africa sub sahariana.

Dopo essere stato gestito dalla CRI ora è la coperativa Ausilium che si occupa del centro.

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Dopo mesi di proteste anche violente, oggi è nata una buona struttura di volontariato, ci sono corsi di lingua in collaborazione con una scuola di Monterotondo e a volte si svolgono attività ricreative come concerti.

Il CARA è stato anche al centro di polemiche per la gestione dopo che la Croce Rossa lo ha lasciato. Dopo due anni di esperienza la CRI ha pubblicato anche una manuale per capire come migliorare la gestione .

 

Nel  novembre scorso la cooperativa Laboratorio 53, vicina alla Chiesa Valdese, ha organizzato una protesta contro i trasferimenti dei richedenti asilo senza preavviso.

Lo scorso dicembre Auxilium che gestisce il centro ha organizzato una “giornata per la pace” con una preghiera interreligiosa.

Tra gli ospiti anche l’arcivescovo Rino Fisichella Presidente del Pontificio consiglio per la promozione della evangelizzazione e del comitato per il Giubileo.

More in Vaticano

Ed ha firma di Fisichella l’articolo dell’ Osservatore Romano di oggi che spiega il senso di questa scelta del Papa nell’ambito dell’ Anno Santo per la Misericordia.

Il giorno della festa già uno striscione «Grazie Papa Francesco» troneggiava nella sala del centro.  “Realizzato con le bandiere dei propri Paesi - scriveva l’Osservatore Romano- riassume efficacemente i sentimenti di quanti, approdati in Italia per fuggire da guerre e persecuzioni, guardano al Pontefice con speranza e gratitudine. L’ appuntamento di condivisione e riflessione, culminato con un momento di preghiera interreligiosa, al quale hanno partecipato, tra gli altri, l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, il vescovo ausiliare di Roma e presidente della Fondazione Migrantes, Guerino Di Tora, insieme all’imam Sami Salem, della moschea della Magliana a Roma.

Il 17 gennaio i rifugiati hanno partecipato all’ Angelus in Piazza San Pietro nella giornata per i Rifugiati.