Realtà dialogo e  impegno, sono le tre parole centrali de messaggio che Papa Francesco ha inviato oggi al Parlamento Latino e dei Caraibi in occasione del Forum “Dialogo Parlamentare di Alto Livello su Migrazione in America Latina e nei Caraibi: Realtà e Impegni in vista del Patto Mondiale”.

Il Papa si pone le questione dell’esame della realtà per “conoscere il perché della migrazione e quali caratteristiche presenta nel nostro continente. Ciò richiede non solo di analizzare questa situazione dal “tavolo di studio”, ma anche di prendere contatto con le persone, ovvero con volti concreti” per questo serve il dialogo: “Non si può lavorare in modo isolato; abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri”. Infatti il “dialogo è fondamentale per promuovere la solidarietà con quanti sono stati privati dei loro diritti fondamentali, come pure per incrementare la disponibilità ad accogliere quanti fuggono da situazioni drammatiche o disumane”.

Infine l’ impegno di tutte le parti. Non possiamo fermarci all’analisi minuziosa e al dibattito sulle idee, ma siamo sollecitati a dare una soluzione a tale problematica: “L’America Latina e i Caraibi hanno un ruolo internazionale importante e l’opportunità di diventare attori chiave dinanzi a questa complessa situazione”.  Migranti e rifugiati, scrive il Papa, “hanno bisogno della nostra sollecitudine e del nostro aiuto, e anche le loro famiglie. A tale proposito, rinnovo il mio appello a fermare il traffico di persone, che costituisce una piaga. Gli esseri umani non possono essere trattati come oggetti e neppure come mercanzia, poiché portano in sé l’immagine di Dio”. Un enorme lavoro per cui “occorrono uomini e donne di buona volontà che, con il loro impegno concreto, possano dare risposta a questo “grido”, che si leva dal cuore del migrante. Non possiamo chiudere le nostre orecchie al suo appello. Esorto i Governi nazionali ad assumersi le proprie responsabilità verso tutti coloro che risiedono nel loro territorio; e rinnovo l’impegno della Chiesa cattolica, attraverso la presenza delle Chiese locali e regionali, a rispondere a questa ferita che portano con sé tanti nostri fratelli e sorelle”.