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Il Papa: "Attraverso lo studio e l’impegno si può giungere a conoscere sé stessi"

Il Pontefice accoglie in Vaticano una Delegazione dell’Università Sulkhan-Saba Orbeliani di Tbilisi, in Georgia.

Papa Francesco durante un'udienza |  | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco durante un'udienza | | Vatican Media / ACI Group

“Ho saputo che nella nobile lingua georgiana il termine educazione, ‘ganatleba’, è molto interessante, deriva dalla parola luce ed evoca il passaggio dall’oscurità dell’ignoranza alla luminosità della conoscenza. Educare per voi è venire un’altra volta alla luce, è sinonimo di illuminazione". Con queste parole il Papa accoglie in Vaticano una Delegazione dell’Università Sulkhan-Saba Orbeliani di Tbilisi, in Georgia.

Per il Papa "attraverso lo studio e l’impegno si può dunque giungere, come recitava l’antico oracolo di Delfi, a conoscere sé stessi. Ed è importante anche per la fede”.

Infatti “c’è bisogno di questa benefica illuminazione del conoscere, mentre nel mondo si infittiscono le tenebre dell’odio, che spesso provengono dalla dimenticanza e dall’indifferenza, sono spesso la dimenticanza e l’indifferenza a far apparire tutto scuro e indistinto, mentre la cultura e l’educazione restituiscono la memoria del passato e fanno luce sul presente. La caduta del popolo comincia dove finisce la memoria del passato”, dice il Papa ai presenti.

La Sabauni è stata fondata nel 2002 a Tbilisi da Mons. Giuseppe Pasotto, vescovo dell’Amministrazione Apostolica per i cattolici latini del Caucaso. La sua missione è quella di proporre un ambiente favorevole per l’apprendimento accademico, basato sui principi della dignità umana e della libertà per meglio servire la società.

Sul sito ufficiale si legge che sono attivi corsi di studio in teologia, filosofia, storia, economia, diritto, relazioni internazionali e turismo culturale. I titoli accademici sono riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale.

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“Il vostro popolo, gioviale e coraggioso, accogliente e innamorato della vita, ha saputo coltivare, pure nei periodi più bui, un’attitudine positiva proprio grazie alla sua fede e alla sua cultura”, sottolinea il Pontefice ai georgiani.

I georgiani, a partire dai giovani, secondo il Papa "meritano di avere opportunità sempre più ampie. E al tempo stesso il tipico umanesimo georgiano, nella sua unicità e bellezza, merita di essere apprezzato altrove, con la sua arte, letteratura, musica e con tante altre espressioni rilevanti, che potranno arricchirsi attraverso il confronto rispettoso con altre culture”.

Francesco ricorda anche il Patriarca Ilia II: “Quando io sono un po’ triste, ascolto la sua musica: fa bene! Porto nel cuore gli incontri che abbiamo avuto, specialmente quello nella Cattedrale Patriarcale, quando siamo stati l’uno a fianco dell’altro nel segno della tunica di Cristo”.