Lo stile di Dio è l'umiltà. E' questo il tema centrale affrontato dal Papa nell'omelia pronunciata nella Messa quotidiana celebrata a Santa Marta. 

“Quando ha voluto liberare il suo popolo – ha spiegato Francesco – lo ha fatto per la fede e la fiducia di Mosè. Quando ha voluto far cadere Gerico, lo ha fatto tramite una prostituta. Anche per la conversione dei samaritani ha chiesto il lavoro di un’altra peccatrice. Quando Lui ha inviato Davide a lottare contro Golia, sembrava una pazzia: il piccolo Davide davanti a quel gigante, che aveva una spada, aveva tante cose, e Davide soltanto la fionda e le pietre. Quando ha detto ai Magi che era nato proprio il Re, il Gran Re, cosa hanno trovato loro? Un bambino, una mangiatoia. Le cose semplici, l’umiltà di Dio, questo è lo stile divino, mai lo spettacolo”.

Gesù – ha aggiunto il Pontefice – rifiuta i gesti spettacolari e si rivela nella semplicità. In questo tempo forte di Quaresima ognuno di noi – è stato il suggerimento di Papa Bergoglio – pensi “nella nostra vita a come il Signore ci ha aiutato, a come il Signore ci ha fatto andare avanti, e troveremo che sempre lo ha fatto con cose semplici”.

 Dio – ha concluso - “fa le cose semplicemente. Ti parla silenziosamente al cuore. L’umiltà di Dio è il suo stile; la semplicità di Dio è il suo stile. E anche nella celebrazione liturgica, nei sacramenti, che bello è che si manifesti l’umiltà di Dio e non lo spettacolo mondano. Ci farà bene percorrere la nostra vita e pensare alle tante volte che il Signore ci ha visitato con la sua grazia, e sempre con questo stile umile, lo stile che anche Lui chiede a noi di avere: l’umiltà”.