“Nei giorni passati, la Chiesa ci ha proposto il dramma della resistenza allo Spirito: i cuori chiusi, duri, stolti, che resistono allo Spirito. Vedevamo le cose ma sono rimasti chiusi a questi segni dello Spirito e hanno fatto resistenza allo Spirito. E cercavano di giustificare questa resistenza con una cosiddetta fedeltà alla legge, cioè alla lettera della legge”. Così Papa Francesco questa mattina nell'omelia pronunciata nel corso della messa quotidiana a Santa Marta.

Oggi - ha spiegato il Papa secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - “la Chiesa ci propone l’opposto: non la resistenza allo Spirito, ma la docilità allo Spirito, che è proprio l’atteggiamento del cristiano. Abbiamo sentito, i giorni scorsi, cosa fa la resistenza allo Spirito; oggi abbiamo un esempio di due uomini- ha aggiunto il Pontefice commentando le letture del giorno - che sono stati docili alla voce dello Spirito. E il segno è la gioia. La docilità allo Spirito è fonte di gioia. La gioia la troverò là, dove c’è la chiamata dello Spirito!”.

Papa Bergoglio ha invitato a pregare per chiedere allo Spirito Santo la docilità. “Parla Signore, perché il tuo servo ascolta. Preghiamo così - ha concluso Francesco - tante volte al giorno: quando abbiamo un dubbio, quando non sappiamo o quando semplicemente vogliamo pregare. E con questa preghiera chiediamo la grazia della docilità allo Spirito Santo”.