“In Gesù non c’è un no: sempre sì, per la gloria del Padre. Ma anche noi partecipiamo di questo sì di Gesù, perché Lui ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo, ci ha dato la caparra dello Spirito. Noi partecipiamo perché siamo unti, sigillati e abbiamo in mano quella sicurezza, la caparra dello Spirito. Lo Spirito che ci porterà al sì definitivo, anche alla nostra pienezza. Lo stesso Spirito che ci aiuterà a diventare luce e sale, cioè lo Spirito che ci porta alla testimonianza cristiana”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.

I cristiani - ha aggiunto Francesco secondo quanto riporta la Radio Vaticana - deve avere un “atteggiamento di sicurezza e di testimonianza: sicurezza nella pienezza delle promesse in Cristo, in Cristo tutto è compiuto. Testimonianza verso gli altri; dono ricevuto da Dio in Cristo, che ci ha dato l’unzione dello Spirito per la testimonianza. E questo è essere cristiano: illuminare, aiutare a che il messaggio e le persone non si corrompano, come fa il sale; ma se si nasconde la luce il sale diventa senza sapore, senza forza, si indebolisce e la testimonianza sarà debole. Ma questo succede quando io non accetto l’unzione, non accetto il sigillo, non accetto quella caparra dello Spirito che è in me. E questo si fa quando non accetto il sì in Gesù Cristo”.

Una caratteristica del cristiano - ha concluso il Pontefice - è l'essere solare. Nel senso di “riflesso del Padre in Gesù nel quale le promesse sono tutte compiute. Questo è il riflesso dell’unzione dello Spirito che tutti noi abbiamo. E questo perché? Tutto questo per glorificare Dio. La vita del cristiano è così”.