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Il Papa: “La sobrietà e la gioia ci aiutano a vivere la Quaresima”

La copertina del libro |  | Vatican News La copertina del libro | | Vatican News

“La vita cristiana consiste nello scoprirsi amati da Dio Padre in maniera incondizionata e gratuita”. Papa Francesco scrive così nella prefazione al volume “Prendi un po’ di vino con moderazione. La sobrietà cristiana" di Lucio Coco, edito dalla Libreria Editrice Vaticana e in uscita il prossimo 6 marzo.

Il volume contiene il commento di San Giovanni Crisostomo al passo della Prima Lettera a Timòteo in cui l’apostolo Paolo invita il discepolo a bere del vino per la sua salute.

Accogliere questo dono gratuito cambia la vita e soprattutto trasforma lo sguardo sulla vita, su noi stessi, sugli altri, sul presente, sul passato e soprattutto sul tempo che ci attende – scrive Francesco nella prefazione - l’amore grande con il quale siamo amati si manifesta come quella luce calda e forte che riveste di Sé la vita, la realtà, le relazioni. Come in un giorno di sole la natura, e perfino le nostre città, diventano più belle, così la fede e l’accoglienza dell’amore del Signore svelano quanto ogni dettaglio della nostra esistenza sia prezioso, unico, irripetibile, nonostante i problemi, le difficoltà e le nostre incoerenze”.

“Noi cristiani a volte – ammette Francesco - dimostriamo di non saper ancora gioire veramente delle cose della vita o perché corriamo dietro ai piaceri occasionali e passeggeri, o viceversa perché, ritrovandoci vittime di un certo rigorismo, siamo tentati a non cambiare, a lasciare le cose come stanno, a scegliere l’immobilismo, impedendo così l’azione dello Spirito, che porta con Sé la novità della gioia. La gioia dunque è un frutto del discernimento nello Spirito santo, che consiste proprio nella costante arte di preferire il noi all’io e le persone alle cose, nonostante i mille inganni che il male e il nostro egoismo ci tendono”.

Per il Papa la sobrietà la gioia, sono due atteggiamenti che “possono aiutarci a vivere la quaresima in vista della Pasqua, che è proprio la celebrazione della nostra risurrezione con Cristo, la nostra vita nuova, celebrata una volta per sempre nel battesimo, eppure rinnovata in particolare in ogni Veglia Pasquale”.

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