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Il Papa: “L’amore per gli altri sia la costante della nostra esistenza"

Regina Coeli |  | Vatican Media / ACI Group Regina Coeli | | Vatican Media / ACI Group

“E’ importante prendere coscienza che l’amore di Cristo non è un sentimento superficiale, ma un atteggiamento fondamentale del cuore, che si manifesta nel vivere come Lui vuole”. E’ questo il cuore del messaggio del Regina Coeli odierno di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Il Pontefice sottolinea come “la Parola di Dio continua a indicarci stili di vita coerenti per essere la comunità del Risorto”. Per amare il prossimo non a parole, ma con i fatti.

“Come fare perché questo amore che il Signore risorto ci dona possa essere condiviso dagli altri?”, domanda subito il Papa. “Disponibilità verso ogni fratello e sorella – chiarisce Francesco - chiunque sia e in qualunque situazione si trovi, incominciando da chi mi è vicino in famiglia, nella comunità, al lavoro, a scuola… In questo modo, se io rimango unito a Gesù, il suo amore può raggiungere l’altro e attirarlo a sé, alla sua amicizia”.

E questo amore per gli altri - aggiunge Francesco - non può essere riservato a momenti eccezionali, ma deve diventare la costante della nostra esistenza. Ecco perché siamo chiamati a custodire gli anziani come un tesoro prezioso e con amore, anche se creano problemi economici e disagi. Ecco perché ai malati, anche se nell’ultimo stadio, dobbiamo dare tutta l’assistenza possibile. Ecco perché i nascituri vanno sempre accolti; ecco perché, in definitiva, la vita va sempre tutelata e amata dal concepimento al suo naturale tramonto”.

Dopo la preghiera del Regina Coeli, il Papa passa ai consueti saluti. Per primo il pensiero del Pontefice va alla popolazione della Repubblica Centrafricana: “Paese che ho avuto la gioia di visitare e che porto nel cuore, - dice Francesco - e dove nei giorni scorsi sono avvenute gravi violenze con numerosi morti e feriti, tra cui un sacerdote. Il Signore, per intercessione della Vergine Maria, aiuti tutti a dire no alla violenza e alla vendetta, per costruire insieme la pace”.

Il saluto del Papa è anche per i rappresentanti dell’Associazione Meter, che “incoraggia a continuare nell’impegno in favore dei bambini vittime della violenza”. E un applauso anche per le Guardie Svizzere che in questi giorni si prestano a fare giuramento. "Saluto anche i detenuti della Casa Circondariale di Latina che sono uniti a noi spiritualmente", conclude il Papa.

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