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Il Papa: “Lavoriamo tutti insieme come strumenti di Dio per proteggere il creato”

Papa Francesco Udienza Generale |  | Daniel Ibanez, ACI Group Papa Francesco Udienza Generale | | Daniel Ibanez, ACI Group

“Le sfide che deve affrontare il mondo al momento sono tante e molto complesse. Ci troviamo di fronte a situazioni difficili che non riguardano solo tanti dei nostri fratelli abbandonati e dimenticati, ma che minacciano il futuro di tutta l'umanità. E gli uomini di fede non possono rimanere indifferenti a queste minacce”. Lo ha detto Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti al Forum Interreligioso G20 (G20 Interfaith), che ha luogo a Buenos Aires dal 26 al 28 settembre 2018 sul tema “Costruendo consenso per uno sviluppo equo e sostenibile: il contributo delle religioni per un futuro degno”.

“Pensando alle religioni – continua il Papa nel messaggio - credo che al di là delle differenze e dei diversi punti di vista, un primo contributo fondamentale al mondo di oggi è quello di poter mostrare la fertilità del dialogo costruttivo per trovare, tra tutte, le migliori soluzioni ai problemi che influenzano tutti. Un dialogo che, non intende rinunciare alla propria identità, ma essere pronti ad uscire per incontrare l'altro, per capire le sue ragioni, per essere in grado di tessere relazioni umane rispettose, con convinzione chiara e ferma, perchè ascoltare chi pensa in modo diverso è soprattutto un'occasione di arricchimento reciproco e crescita fraterna”.

“Non è possibile costruire una casa comune lasciando da parte chi la pensa in modo diverso”, sottolinea il Pontefice.

Il Papa avverte che nel mondo si sta consolidando “un paradigma tecnocratico di sviluppo” con una logica di dominio e controllo della realtà a favore degli interessi economici e di profitto. Ogni tentativo di creare “un autentico sviluppo”, sia dal punto di vista economico, che sociale o tecnologico, deve invece tener conto della dignità dell’essere umano. L’uomo è infatti “autore, centro e fine, di tutta la vita economica e sociale”.

“Possiamo - conclude il Papa- lavorare tutti insieme come strumenti di Dio per proteggere e curare il creato” e ciascuno può dare il suo contributo con la sua cultura e con la sua fede.

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