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Il Papa: "Ogni cristiano è un interprete della volontà di Dio nella propria esistenza"

Il Papa riflette sul ruolo dell'interprete nello studio della musica, e in particolare della musica liturgica

Papa Francesco  |  | Daniel Ibanez / ACI group Papa Francesco | | Daniel Ibanez / ACI group

"Spesso pensiamo all’interprete come a un traduttore, oppure a colui che ha il compito di trasmettere qualcosa che riceve in modo tale che l’altro possa capire. Ma l’interprete, specialmente in campo musicale, è quello che traduce con un proprio spirito ciò che il compositore ha scritto, perché risuoni bello e perfetto artisticamente. Il buon interprete è animato da grande umiltà dinanzi all’opera d’arte, che non gli appartiene." Papa Francesco accoglie nel Palazzo Apostolico i partecipanti al III Convegno Internazionale "Chiesa, Musica, Interpreti: un dialogo necessario", promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura, in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra e con l’Istituto Liturgico del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, in corso in Vaticano dal 7 al 9 novembre 2019.

Nel suo discorso Papa Francesco si sofferma sul ruolo fondamentale dell'interprete: "L’interprete è chiamato a sviluppare una propria sensibilità e un proprio genio, sempre al servizio dell’arte, che restaura lo spirito umano, e al servizio della comunità, specialmente se compie un ministero liturgico".

"Ogni cristiano - dice il Papa - è un interprete della volontà di Dio nella propria esistenza, e con essa canta con gioia a Dio un inno di lode e di ringraziamento. Con questo canto la Chiesa interpreta il Vangelo nei solchi della storia".

"C'è un dialogo, seguire un'opera d'arte non è statico. C'è un dialogo tra autore, opera e artista. Questo dialogo è originale di ognuno degli interpreti. Ma è importante questo dialogo che permetto lo sviluppo di un'esecuzione dell'opera d'arte. L'interprete deve entrare in questo dialogo: tra l'autore, l'opera e lui stesso", ribadisce a braccio il Papa. 

Il Pontefice conclude così l'Udienza: "L’artista, l’interprete e – nel caso della musica – l’ascoltatore nutrono un medesimo desiderio: quello di capire ciò che la bellezza, la musica, l’arte ci permette di conoscere della realtà di Dio. E forse mai come nel nostro tempo gli uomini e donne ne hanno tanta necessità. Interpretare questa realtà è essenziale per il mondo di oggi".

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