“Non c’è vera umiltà senza umiliazione”. Lo ha detto il Papa alla Messa a Casa Santa Marta. Una riflessione che parte dalla figura del re Davide, centro della Prima Lettura odierna.

Il figlio di Davide Assalonne “fa la rivoluzione contro di lui”. In quel momento Davide non pensa “alla propria pelle” ma a salvare il popolo, il Tempio, l’Arca. E fugge: “ un gesto che sembra da codardo ma è coraggioso”, sottolinea il Papa .

Secondo quanto diffuso dal portale Vatican News, il Papa commenta: “Alle volte, noi pensiamo che l’umiltà è andare tranquilli, andare forse a testa bassa guardando il pavimento … ma anche i maiali camminano a testa bassa: questa non è umiltà. Questa è quell’umiltà finta, prêt-à-porter, che non salva né custodisce il cuore. E’ buono che noi pensiamo questo: non c’è vera umiltà senza umiliazione, e se tu non sei capace di tollerare, di portare sulle spalle un’umiliazione, tu non sei umile: fai finta, ma non lo sei”.

Francesco però avverte che l’umiltà non è giustificarsi subito di fronte all’offesa, cercando di sembrare buono: “se non sai vivere una umiliazione, tu non sei umile, questa è la regola d’oro. Chiediamo al Signore la grazia dell’umiltà, ma con umiliazioni”.