“Seguendo il pensiero dei miei predecessori, credo sia necessaria una rinnovata ricerca antropologica che includa i nuovi progressi della scienza e delle attuali sensibilità culturali per andare sempre più a fondo non solo nell’identità femminile, ma anche in quella maschile, per servire così meglio l’essere umano nel suo insieme. Avanzare in questa direzione è prepararci a un’umanità nuova e sempre rinnovata. Spero che il tuo libro sia un ulteriore apporto in tal senso”.

Papa Francesco lo ha scritto nella introduzione al libro Diez cosas que el papa Francisco propone a las mujeres”,  scritto da María Teresa Compte Grau (Madrid, Publicaciones Claretianas, 2018, pagine 85), che sarà presentato il 7 marzo nella capitale spagnola, presso la Fundación Pablo VI.

L’Osservatore Romano riporta il testo di Papa Francesco che dice di essere preoccupato per “il persistere di una certa mentalità maschilista, perfino nelle società più avanzate, dove si consumano atti di violenza contro la donna, trasformandola in oggetto di maltrattamento, di tratta e di lucro, come pure di sfruttamento nella pubblicità e nell’industria del consumo e del divertimento. Mi preoccupa anche che, nella stessa Chiesa, il ruolo di servizio a cui ogni cristiano è chiamato, scivoli a volte, nel caso delle donne, verso ruoli più di servitù che di vero servizio”.

Il Papa ricorda la attenzione del libro per Maria. Credo, dice il Papa che "dall’essere donna di Maria emerga qualcosa di speciale che io ho chiamato «stile mariano», nella mia esortazione apostolica Evangelii gaudium (n. 288). Uno stile che invita tutta la Chiesa a essere Madre che ama tutti con tenerezza e affetto. Uomini e donne nella Chiesa non devono perdere di vista questa prospettiva oggi tanto cruciale”.