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Il vescovo Ricciardi, diventiamo angeli del lunedì, annunciatori del Risorto

La omelia nella messa al Santuario del Divino Amore, anche nel buio della prova siamo messaggeri della misericordia secondo la via indicata da Cristo, sole senza tramonto.

Il vescovo Ricciardi  |  | Vatican Media Il vescovo Ricciardi | | Vatican Media

Lunedì dell’Angelo al Santuario del Divin Amore come sempre dall’inizio della crisi epidemica la Chiesa di Roma prega in ginocchio ai piedi di Maria.

A celebrare la messa oggi il vescovo ausiliare di Roma Paolo Ricciardi, delegato alla pastorale sanitaria.

Anche e isolati nelle nostre case o nelle notare case vuote- ha detto nella omelia- il Risorto entra nel nostro cuore. Il lunedì dalla ripresa dopo la festa è per noi cristiani il secondo giorno che segue il giorno del Signore e l’inizia del cammino nuovo, spiega, e l’angelo ci riporta all’annuncio della resurrezione.

Non abbiate paura aveva detto l’angelo della Resurrezione che richiama anche un altro significato, uno dei titoli più antico attribuito a Gesù

Cristo è stato chiamato Angelo del Consiglio, grande annunziatore, il messaggero per eccellenza dell’amore di Dio.

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Ma insieme a questa notizia vera della Resurrezione, si fa strada anche la notizia falsa data dai soldati corrotti dal denaro. Oggi sta a noi cristiani stare dalla parte della verità testimoniando il Risorto. Ognuno di noi grazie al battesimo e alla cresima è angelo della buona notizia del vangelo .

Questo Gionata deve esser il vero lunedì dell’angelo, cosi ogni lunedì dopo la domenica, incontro con il risorto siamo sempre pronti ad annunciare la gioia di essere cristiani.

E ha concluso il vescovo, anche in questa pandemia, anche nel buio della prova siamo messaggeri della misericordia Secondo la via indicata da Cristo, sole senza tramonto.  La sua luce arrivi a chi è malato e chi si prende cura di loro. Un grazie ad ogni angelo del lunedì, tutto coloro che danno tutti le forze perché l’umanità superi questo momento grave per passare con Gesù dalla morte alla vita.