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In bicicletta dalla Polonia a Roma per pregare per la Chiesa

Iniziativa di 3 sacerdoti ed un laico

I pellegrini polacchi in piazza San Pietro |  | _@PelplinRzym_Twitter I pellegrini polacchi in piazza San Pietro | | _@PelplinRzym_Twitter

Tre sacerdoti della diocesi di Pelplin e un laico sono arrivati ​​a Roma il 14 luglio, concludendo un pellegrinaggio in bicicletta iniziato il 28 giugno a Pelplin (nord della Polonia). I pellegrini portavano con sé intenzioni e questioni personali, come il rispetto per la vita umana, che sono importanti per tutta la Chiesa.

Un posto speciale tra le intenzioni dei pellegrini della Polonia settentrionale è stato dedicato a Papa Francesco e alle vocazioni al ministero sacerdotale e religioso. Il rettore del Seminario Maggiore di Pelplin è stato uno dei partecipanti a questo pellegrinaggio.

Con il loro impegno e la loro preghiera i pellegrini hanno sostenuto anche l'ospizio di Kartuzy, ma queste sono solo alcune delle intenzioni con cui si sono recati a Roma. “Nel contesto della pandemia, abbiamo voluto testimoniare che abbiamo attraversato i confini per incontrare le persone, ovviamente con tutte le misure di sicurezza. La nostra intenzione è anche quella di testimoniare che il Vangelo non è una cosa del passato, ma anche del presente e del futuro. Abbiamo aderito al progetto #RomeaStrata per ricostruire i percorsi di pellegrinaggio”, ha affermato padre Dr. Janusz Chyla, partecipante al pellegrinaggio, parroco a Chojnice, cappellano e membro dei Cavalieri di Colombo, la più grande organizzazione di carità laica cattolica al mondo. I pellegrini avevano in mente anche la questione della sacralità della vita umana. "Siamo stati, ovviamente, guidati dall'intenzione di difendere la vita umana nel contesto degli insegnamenti di Giovanni Paolo II", ha aggiunto padre Chyla.

Proteggere la vita è una delle attività principali dei Cavalieri di Colombo. I membri dell'organizzazione sottolineano anche la misericordia e le questioni familiari. "Poiché sono associato ai Cavalieri di Colombo, l'intenzione di proteggere la vita mi ha accompagnato in modo speciale durante questo pellegrinaggio", ha affermato padre Chyla.

Don Janusz Chyla ha indicato due modi principali di prendersi cura della vita umana. “Prima di tutto è importante la preghiera costante. Ci sono cose che non possiamo fare da soli. La seconda è la testimonianza: aiutare le persone, soprattutto le donne, che lottano con problemi spirituali, psicologici e materiali. Come Cavalieri di Colombo, collaboriamo con la Fondazione "Small Feet". Di recente abbiamo suonato la campana 'La voce dei nascituri' nella nostra parrocchia per risvegliare le coscienze della gente", ha detto padre Janusz Chyla.

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