E’ tutto concentrato sulla speranza il messaggio che Eamon Martin arcivescovo di Armagh e primate cattolico e  il reverendo Richard Clarke,primate anglicano d’ Irlanda  hanno preparato e diffuso per Natale.

la riflessione prende spunto da una frase di San Paolo: “Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo”.

La speranza è al cuore Natale, ma oggi è offuscata dalla violenza e dalla distruzione nel mondo. In questo scenario a molti sembra difficile sperare in un futuro migliore per il mondo e per se stessi. Eppure – sottolineano i due primati irlandesi -, come ha più volte ripetuto Papa Francesco, non dobbiamo lasciarci “rubare” la speranza.

La speranza cristiana, scrivono, non è semplicemente il desiderio  individuale di avere una vita migliore per sé e per chi amiamo: è qualcosa che “siamo chiamati a portare nel nome di Cristo” agli altri. Nella visione cristiana, essere persone di speranza, significa, infatti, “essere agenti di speranza”.  Operare  per gli altri – con gesti semplici o più impegnativi - è “seminare speranza per il futuro”. Di qui l’esortazione a diventare “inviati di speranza”:  “Come Cristo è venuto al mondo per portare speranza nei luoghi di disperazione e luce nel buio, anche noi possiamo diventare portatori di speranza”.