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Iran – Santa Sede, oggi e domani dialogo interreligioso a Teheran

È l’11esimo round del dialogo interreligioso lanciato nel 2007. Vi partecipa anche il Cardinale Ayuso

Cardinale Ayuso | Il Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso | pd Cardinale Ayuso | Il Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso | pd

Si tiene dall’11 al 12 novembre a Teheran l’11esimo round del dialogo tra il Centro Iraniano per il dialogo interreligioso e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Il tema di questo incontro è “Musulmani e cristiani insieme per servire gli esseri umani”. Il tavolo di confronto si riunisce su cadenza annuale, alternativamente a Roma e a Teheran. È stato lanciato nel 1994.

Moltissimi gli studiosi che prenderanno parte all’incontro. Tra questi, il Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente per il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Per parte iraniana, parteciperà Mohammad Mahd Tashki, capo del Consiglio, e l’Ayatollah Abolgassem Alidoost. Saranno quattro i sottotemi di discussione sviluppati durante l’incontro: diritti e doveri di una persona; diritti e doveri della famiglia; l’educazione dei giovani; musulmani e cristiani al servizio della società.

È prevista, per parte cattolica, una relazione del professore Patrick Valdrini, della Pontificia Università Lateranense, sul tema “Promuovere diritti e doveri individuali, prospettive cristiane”, Monsignor Laurent Busens, professore all’Università Gregoriana, parlerà di “Vivivere un mondo plurale”, mentre il preside del PISAI Gusariu Kokorella parlerà di “Insieme al serviziod ella comunità internazionale”.

L’incontro è parte di una serie di iniziative di avvicinamento all’Iran. Nel 2015, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso promosse anche una edizione del catechismo in lingua farsi

L’idea della traduzione del Catechismo in farsi era nata all’Università delle Religioni e delle Confessioni, che si trova alla periferia di Qum, la città santa dell’Islam sciita. Lontana circa 90 chilometri dalla capitale Teheran, Qum è il cuore dell’Iran religioso. Lì c’è il santuario dove riposano le spoglie di Fatima Masumeh, sorella di Reza, l’ottavo imam dello sciismo duodecimale: lo visitano in 15 milioni di persone l’anno.

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A Qum ci sono cento centri di studio, di questi ci sono tra i 50 e i 60 mila studenti del Corano, e 2 mila di loro studiano altre religioni, come cristianesimo, ebraismo, buddismo e induismo.

La Bibbia in farsi rappresenta la tappa di un percorso, perché il farsi è lingua ufficiale in Iran, ma non può essere usata ufficialmente, mentre ai cristiani è permesso di usare, secondo la legge iraniana, l’armeno, il caldeo, l’inglese, ii latino o l’italiano.

Molti anche i punti di contatto diplomatico tra Santa Sede e l’Iran. In particolare, tra i temi bilaterali si trovano: il ruolo della famiglia e della donna, l’impegno comune contro il diffondersi della procreazione assistita (ad esempio, l’utero in affitto) e contro l’ideologia del gender.