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Kirill e il Cardinale Parolin: ecumenismo, Ucraina e Medio Oriente

Il Cardinale Parolin, Segretario di Stato |  | Bohumil Petrik CNA
Il Cardinale Parolin, Segretario di Stato | | Bohumil Petrik CNA
Il cardinale Parolin e il Patriarca Kirill |  | pd
Il cardinale Parolin e il Patriarca Kirill | | pd

Un incontro fraterno quello di ieri pomeriggio nella capitale russa tra il Patriarca di Mosca Kirill e il Cardinale Parolin, Segretario di Stato.

Un anno e mezzo dopo lo storico incontro tra il Papa e Kirill, il Cardinale Parolin ha portato al Patriarca il fraterno saluto del Pontefice.

Ricordando il passaggio a Mosca delle reliquie di San Nicola, il Segretario di Stato ha parlato di ecumenismo "della santità è vero, esiste. I santi ci uniscono perché sono i più vicini a Dio e quindi sono coloro che più ci aiutano a superare le difficoltà delle relazioni del passato dovute a situazioni pregresse e a camminare sempre più speditamente verso l'abbraccio fraterno e la comunione eucaristica".

"L'incontro tra il Papa ed il Patriarca è stato importante, c'è la volontà da parte di tutti di continuare nel cammino e di porre altri segni e gesti che possano consolidare questo cammino. Di questioni concrete - ha precisato il Segretario di Stato - non abbiamo parlato, né sulla visita del Papa né altre cose specifiche. Si vedrà più avanti, lo Spirito del Signore suggerirà quali saranno passi migliori".

Sul tavolo la difficile situazione in Ucraina. "La Chiesa - ha detto Kirill - non può giocare nessun altro ruolo se non quello di pacificazione quando le persone sono in conflitto tra di loro. Apprezziamo molto che anche stavolta abbiamo trovato comprensione reciproca sul ruolo che devono svolgere le nostre chiese in merito alla riconciliazione della popolazione in Ucraina". E non è mancato un riferimento al Medio Oriente dove cattolici e ortodossi assistono la popolazione sofferente dando prova di "un importante fattore di unione".

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