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La CEI: "Educare alla vita è una rivoluzione civile"

Santa Teresa di Calcutta |  |  Daniel Ibanez/CNA
Santa Teresa di Calcutta | | Daniel Ibanez/CNA

La Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato nei giorni scorsi il testo del Messaggio del Consiglio Permanente per la 39ª Giornata Nazionale per la vita, che sarà celebrata domenica 5 febbraio 2017. “Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta”, è il titolo che Ii Vescovi hanno scelto riferendosi alla Santa canonizzata il 4 settembre scorso da Papa Francesco.

“La Santa degli ultimi di Calcutta – si legge nel comunicato – ci insegna ad accogliere il grido di Gesù in croce. Com’è bello sognare con le nuove generazioni una Chiesa e un Paese capaci di apprezzare e sostenere storie di amore esemplari e umanissime, aperte a ogni vita, accolta come dono sacro di Dio anche quando al suo tramonto va incontro ad atroci sofferenze; solchi fecondi e accoglienti verso tutti, residenti e immigrati”.

“Educare alla vita – prosegue la Cei - significa entrare in una rivoluzione civile che guarisce dalla cultura dello scarto, dalla logica della denatalità, dal crollo demografico, favorendo la difesa di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino al suo termine naturale”,  e citando Santa Teresa di Calcutta i Vescovi ripetono: “facciamo che ogni singolo bambino sia desiderato”.

“Com’è bello sognare con le nuove generazioni - prosegue ancora il messaggio - una Chiesa e un Paese capaci di apprezzare e sostenere storie di amore esemplari e umanissime, aperte a ogni vita, accolta come dono sacro di Dio anche quando al suo tramonto va incontro ad atroci sofferenze; solchi fecondi e accoglienti verso tutti, residenti e immigrati”.

Infine i Vescovi italiani rilanciano quella “alleanza” tra generazioni tanto cara al cuore del Papa. “Il sogno di Dio - spiegano - si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei nonni. I bambini sono il futuro, sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui riponiamo la speranza; i nonni sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno trasmesso la fede”.

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