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La Macedonia del Nord, un nuovo nome in accordo con la Grecia

Il Parlamento macedone a Skopje |  | pubblico dominio Il Parlamento macedone a Skopje | | pubblico dominio

La seconda tappa del viaggio apostolico di Papa Francesco - che inizierà domenica prossima - sarà la Macedonia del Nord. Inizialmente il suo nome era Repubblica di Macedonia, ma il nome è stato cambiato recentemente grazie ad un accordo siglato con la Grecia. Atene contestava l’uso del nome “Macedonia”, in quanto spettava unicamente alla regione facente parte del territorio ellenico. Il via libera di Skopje ha consentito al governo greco di togliere il veto all’inizio dei negoziati per l’ingresso della Macedonia del Nord nella NATO e nell’Unione Europea.

La Macedonia del Nord si è dichiarata indipendente dalla Jugoslavia nel 1991 e la sua indipendenza è stata riconosciuta l’8 aprile 1993.

Repubblica parlamentare, l’attuale Presidente è Gjorge Ivanov, mentre il Primo Ministro è il socialdemocratico Zoran Zaev. Molto alto è attualmente il tasso di disoccupazione: quasi il 40% della popolazione locale risulta essere senza lavoro. Il 30% dei macedoni vive - secondo stime recenti - sotto la soglia di povertà.

Il 65% della popolazione appartiene alla Chiesa Ortodossa, il 33,3% invece professa la religione islamica, in particolare dalle minoranze albanese e turca. I cattolici sono circa 15.000 su poco più di 2 milioni di abitanti.

La Santa Sede e la Macedonia del Nord intrattengono relazioni diplomatiche dal 1994. L’attuale Nunzio Apostolico è l’Arcivescovo Anselmo Guido Pecorari, che ricopre anche l’incarico di Nunzio in Bulgaria. Tra i Nunzi che si sono avvicendati a Skopje figura anche il futuro Cardinale spagnolo Santos Abril y Castellò. 

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