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Le parole del Papa, la mossa della Segreteria di Stato

Papa Francesco | Un primo piano di Papa Francesco durante una udienza | CNA Archive Papa Francesco | Un primo piano di Papa Francesco durante una udienza | CNA Archive

Con un secco comunicato diffuso dalla Sala Stampa vaticana, la Segreteria di Stato ribadisce che ha il compito di “tutelare l’immagine del Santo Padre”, così come “simboli e stemmi ufficiali della Santa Sede”, e che per questo “effettuerà sistematiche attività di sorveglianza” per monitorare come l’immagine del Papa e gli stemmi della Santa Sede sono utilizzati ed eventualmente “intervenendo con opportuni provvedimenti”.

Il comunicato giunge qualche tempo dopo la comparsa di manifesti abusivi a Roma che “ironizzavano” sulla “misericordia” di Papa Francesco e la diffusione via e-mail di una finta copia dell’Osservatore Romano che rilevava sarcasticamente le possibili risposte di Papa Francesco ad alcune questioni dottrinali.

La Direzione della Sala Stampa ci tiene però a specificare che il comunicato della Segreteria di Stato non riguarda questi esempi. “Il comunicato della Segreteria di Stato - dice la Direzione della Sala Stampa - ha da fare con tutte le cose di valore, che si vendono o la gente che guadagna soldi usando l’immagine del Papa o gli stemmi della Santa Sede. Parliamo del prodotto e dell’uso dell’immagine del Papa e lo stemma pontificio della Santa Sede che si sfrutta” in termini economici.

Si legge nel comunicato diffuso dalla Sala Stampa che “la Segreteria di Stato, tra i suoi compiti, ha anche quello di tutelare l’immagine del Santo Padre, affinché il Suo messaggio possa giungere ai fedeli integro e la Sua persona non venga strumentalizzata”, e che “per le medesime finalità la Segreteria di Stato tutela i simboli e gli stemmi ufficiali della Santa Sede, attraverso appositi strumenti normativi previsti a livello internazionale”.

La Segreteria di Stato quindi sottolinea che “per rendere la propria azione di tutela sempre più efficace rispetto agli scopi indicati, e interrompere situazioni di illegalità eventualmente riscontrate”, questa “effettuerà sistematiche attività di sorveglianza volte a monitorare le modalità con cui l’immagine del Santo Padre e gli stemmi della Santa Sede vengono utilizzati, intervenendo all’occorrenza con opportuni provvedimenti”.

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A Papa Francesco era giunta anche la solidarietà dei Cardinali del Consiglio dei Nove, che all'inizio della loro 18esima riunione lo scorso 13 febbraio. In una dichiarazione diffusa al termine della loro 100esima sessione, i Cardinali hanno ringraziato per il discorso natalizio alla Curia e hanno concluso sottolineando che "in relazione a recenti avvenimenti, il Consiglio di Cardinali esprime pieno appoggio all'opera del Papa, assicurando al tempo stesso adesione e sostegno pieni alla Sua persona e al Suo Magistero”.