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Le Stimmate di San Pio da Pietrelcina: dono di amore e mistero di redenzione

Il cappuccino scomparso nel 1968 sarà canonizzato nel 2002 da Papa Giovanni Paolo II

Padre Pio |  | pubblico dominio Padre Pio | | pubblico dominio

Il 20 settembre 1918 nel coro della comunità di San Giovanni Rotondo San Pio da Pietrelcina riceveva le Sacre stimmate. Confusione ed umiltà sono i primi atteggiamenti del santo rispetto al gran dono ricevuto. Avvertito un confratello, il padre visibilmente commosso riceve le prime medicazioni.

Le Stimmate, dono che porterà sulla propria pelle per oltre cinquant'anni, scompariranno in quel 23 settembre 1968, ultimo giorno terreno del santo.

Una prima manifestazione sopranaturale della stigmatizzazione era avvenuta a Piana Romana, a Pietrelcina, dove il padre si trovava in famiglia a causa di diversi problemi di salute e con il permesso dei superiori, ma chiese a Dio di avere il dolore ma non la comparsa delle ferite, in quanto non si sentiva degno di tanto amore.

Già nella storia della Chiesa queste sono state impresse in alcuni santi tra cui San Francesco di Assisi, fondatore dei Frati minori, Santa Caterina da Siena, Santa Rita da Cascia e pochi altri mistici.
San Francesco le riceverà due anni prima della scomparsa e le porterà fino alla dipartita nel 1226.

San Pio da Pietrelcina vivrà questo dono, con profonda riconoscenza al Padre, anche se tutto ciò comporta dolore. Quel dolore nascosto in grado di redimere ed offrire al mondo la salvezza che tanto spera ed attende.

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Un testimone oculare ricorderà dopo la scomparsa del religioso che durante la confessione mentre il cappuccino alzava la mano per assolvere del sangue scendeva sulla mano.

Padre Pio viveva la Passione di Cristo manifestata nelle cinque piaghe che portava visibili sul proprio corpo e durante la celebrazione della Santa Messa, in cui riviveva il mistero della salita al Calvario e della morte del Redentore.

Confessore ricercato e padre per moltissimi, quel dono ha portato la parola del vangelo nel mondo in quanto evidenziava un altro amore: quello di Cristo per l'umanità sofferente.

Analizzate da diversi scienziati tra cui il professor Giorgio Festa che in seguito si convertirà divenendo un ammiratore del padre e da altri illustri cattedratici si concluderà per l'eccezionalità della rivelazione, affermando la straordinarietà di quanto visse l'umile cappuccino di San Giovanni Rotondo.

Moltissime le fotografie che ritraggono le mani del santo durante la celebrazione della Santa Messa senza i guanti che indossava per proteggere le ferite ed in cui appaiono i sacri sigilli di quell'amore che ha sconfitto il buio dell'indifferenza e dell'incredulità, in quanto ha portato la luce della buona novella nel mondo.