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Le tappe continentali del Sinodo: il punto

Dopo le tappe di Europa e Oceania, sono in corso quelle di Medio Oriente e Nord America e in preparazione Asia, Africa e America Latina

Tappe continentali del Sinodo | Le tappe continentali del Sinodo | www.synod2023.org Tappe continentali del Sinodo | Le tappe continentali del Sinodo | www.synod2023.org

Papa Francesco lo ha detto chiaro: il Sinodo non deve essere più un evento, ma un processo. E, pe questo, nel processo del Sinodo c’è anche il momento delle tappe continentali, assemblee di tutto il popolo di Dio (da vescovi a laici) che mettano in luce quali sono le sfide delle loro Chiese e cerchino di costruire una mentalità sinodale.

Così, dopo la tappa europea del Sinodo a Praga, che andava in contemporanea con quella che si teneva a Suva, nelle Fiji, in Oceania, in questo momento si stanno riunendo le assemblee di America del Nord (13 – 17 febbraio) a Orlando e per il Medio Oriente a Beirut (12 – 18 febbraio).

Dal 23 al 27 febbraio, quindi, è prevista la riunione della tappa asiatica a Bangkok, dall’1 al 6 marzo la tappa africana di Addis Abeba in Etiopia, e quindi la tappa dell’America Latina dal 17 al 23 marzo.

Sono assemblee che non carattere decisionale. Il testo finale è chiamato a rappresentare il comune sentire delle Chiese locali, e non è una conclusione, ma più che altro una sintesi di tutte le voci ascoltate. Spetta, poi, alla Segreteria Generale del Sinodo incorporare tutti i suggerimenti in quello che sarà l’Instrumentum Laboris delle due sessioni del Sinodo sulla Sinodalità, da tenersi nel 2023 e nel 2024.

In questi giorni, dunque, ci si riunisce a Beirut e a Orlando. Il Cardinale Bechara Boutros Rai, patriarca della Chiesa Maronita, ha celebrato la messa di inaugurazione dell’assise mediorientale, che riunisce tutte le Chiese del Medio Oriente.

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Il Vangelo era quello in cui Gesù chiedeva ai discepoli perché erano spaventati e non avevano fede. E questo, ha spiegato il Cardinale, serviva a testimoniare “il primato della fede”, perché “la fede è alla base di ogni miracolo di Dio”, mentre “senza fede, non c’è spazio per i miracoli”.

A Orlando, invece, stanno lavorando dieci delegati della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti e 7 dell’episcopato canadese per redigere il testo basato sulla risposta del popolo di Dio al Documento di lavoro della Fase continentale. Mentre l’assemblea sinodale europea si è svolta in presenza, con l’aggiunta di diverse delegazioni online che erano sempre nominate dalle Conferenze Episcopali, quella di Orlando ha avuto dieci Assemblee Continentali Virtuali che si sono svolte tra il 13 dicembre e il 25 gennaio in francese, spagnolo e inglese, cui hanno partecipato dai 3 ai 5 delegati dei vescovi in rappresentanza delle 268 diocesi di Stati Uniti e Canada, accompagnati tra l’altro dai loro vescovi.

L’assemblea dell’Oceania invece si è concentrata su tre temi: la cura degli oceani, la necessità di diventare una Chiesa più sinodale, la formazione alla missione.

In particolare, nel documento finale della tappa oceanica, si sottolinea che “la formazione è sempre al servizio della missione, che ha diverse dimensioni”, dalla “testimonianza di vita” alla “esplicita proclamazione del Vangelo”, dalla “conversione” alla “capacità di essere noi stessi agenti di evangelizzazione”.

Dalla tappa europea era arrivata anche l’idea di modificare le strutture della Chiesa in senso sinodale, una questione tutta da capire.

Il punto è però comprendere di cosa si debba discutere in questo sinodo. Se, cioè, si tratta solo di comprendere un nuovo metodo di lavoro, o se il pensare “in sinodo” vada a cambiare la natura della Chiesa.

More in Vaticano

I Cardinali Grech e Hollerich, segretario e relatore generale del Sinodo, hanno già preso posizione, dicendo che no, non ci sono cambiamenti dottrinali e che anzi i vescovi hanno un ruolo ancora più importante. Come però tutto verrà declinato è da vedere.