"Le dimissioni di un deputato o di un ministro di lì non sono sufficienti. Piuttosto il governo dovrebbe dimettersi se non è in grado di governare e fare avanzare il Paese". Sono le durissime parole del Patriarca maronita, il Cardinale Bechara Boutros Rai, pronunciate domenica scorsa parlando dell'esplosione che ha devastato Beirut e della situazione generale in Libano.

E ieri il governo libanese ha gettato la spugna: in diretta televisiva il primo ministro Hassan Diab ha presentato le dimissioni dell'esecutivo al presidente Michel Aoun.

Nell'omelia di domenica scorsa il Cardinale Rai aveva parlato di una situazione generale "peggiorata, la corruzione è aumentata, i movimenti popolari rabbiosi a cui abbiamo assistito confermano l'impazienza del popolo libanese oppresso e umiliato e indicano la determinazione a cambiare in meglio".

"Tutti - aveva detto il Patriarca maronita - abbiamo bisogno della salvezza spirituale, affinché la nostra vita possa essere trasformata e affinché la società e lo stato siano in pace. Ma non c'è salvezza senza pentimento".