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Mons. De Donatis nuovo Vescovo ausiliare di Roma

Mons. Angelo De Donatis |  | http://www.sanmarcoevangelista.it/ Mons. Angelo De Donatis | | http://www.sanmarcoevangelista.it/

Papa Francesco ha nominato questa mattina Monsignor Angelo De Donatis, Parroco di San Marco Evangelista in Campidoglio, Vescovo ausiliare di Roma per la cura dei sacerdoti, assegnandogli la sede titolare di Mottola.

Nato nel leccese nel 1954, ha studiato presso le Università Pontificie Lateranense e Gregoriana, ed è stato ordinato presbitero nel 1980, incardinato prima nella Diocesi di Nardò-Gallipoli e poi, nel 1983, in quella di Roma.

Dopo aver lavorato in alcune parrocchie romane, è diventato tra il 1990 e il 1996 Direttore dell’Ufficio Clero del Vicariato di Roma e successivamente Direttore Spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore. Dal 2003 è Parroco in San Marco Evangelista al Campidoglio nonchè Assistente per la diocesi di Roma dell’Associazione Nazionale Familiari del Clero.

Il Papa lo ha scelto come Predicatore per gli Esercizi Spirituali della Curia Romana della Quaresima 2014.

“Don Angelo – sono le parole del Papa a Mons. De Donatis alla conclusione degli Esercizi Spirituali 2014 – io vorrei ringraziarla a nome mio e di tutti noi, per il suo aiuto in questi giorni, il suo accompagnamento, il suo ascolto … Noi adesso torniamo a casa con un buon seme: il seme della Parola di Dio. E’ un buon seme, quello. Il Signore invierà la pioggia e quel seme crescerà. Crescerà e darà il frutto. Ringraziamo il Signore per il seme e per la pioggia che ci invierà, ma anche vogliamo ringraziare il seminatore, no? Perché lei è stato il seminatore, e sa farlo, eh? Sa farlo! Perché lei, getta di qua, getta di là [ride] senza accorgersene – o facendo finta di non accorgersene, eh?– ma va al centro, va a segno. Grazie per questo. E le chiedo di continuare a pregare per questo sindacato di credenti... Tutti siamo peccatori, ma tutti abbiamo voglia di seguire Gesù più da vicino, senza perdere la speranza nella promessa, e anche senza perdere il senso dell’umorismo. Grazie, padre”.

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