Don Luigi Caburlotto ha lasciato “frutti abbondanti e duraturi che testimoniano ancora oggi la bontà e il ‘genio” del suo operato’”, “è un esempio validissimo per i sacerdoti veneziani di oggi”. Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia scrive ai suoi sacerdoti e parla del prossimo Beato della Chiesa cattolica. “Possiamo davvero affermare che, grazie a Lui, la comunità veneziana - soprattutto nelle sue realtà ‘popolari’ - è stata attraversata da una scintilla di vera santità che ha lasciato una scia tuttora luminosissima”.

Sarà il cardinale Angelo Amato, Prefetto per la Congregazione dei Santi, a proclamare Beato don Caburlotto, durante una solenne concelebrazione prevista per sabato prossimo alle ore 10:30 in piazza San Marco a Venezia. Il sacerdote e parroco veneziano, fondò le Suore Figlie di S. Giuseppe, fu educatore e formatore di educatori in istituzioni pubbliche e private, e, si legge nella sua biografia, fu “uomo di dialogo”.

“Di lui rispende ancora quella ‘carità pastorale’ - vissuta sempre con perseveranza ed umiltà, creatività e fedeltà assoluta - capace di connotare l’intero corso della sua esistenza e del suo ministero, divenendo vera e propria benedizione per quanti lo incontrarono tra le calli e i campielli di Venezia”, spiega nella sua lettera il Patriarca Moraglia. L’invito ai sacerdoti, ma non solo, è quello di riscoprire “la bellezza e la ricchezza di questa luminosa figura del clero veneziano”.

Per la beatificazione di sabato è  stata raggiunta la soglia delle 4000 persone “preiscritte” sul sito predisposto nell’occasione. Insieme al cardinale Amato, concelebreranno il Patriarca Moraglia e il cardinale brasiliano Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di S. Paolo, oltre ad altri arcivescovi e vescovi del Triveneto e a presuli provenienti da varie parti del mondo, tra cui l’arcivescovo di Tunisi mons. Ilario Antoniazzi e il vescovo ausiliare di Gerusalemme mons.  Giacinto-Boulos Marcuzzo.

A guidare i canti della liturgia vi sarà una corale di oltre 300 persone composta da più cori e formazioni musicali provenienti da Vittorio Veneto (con il maestro Giorgio Susana che dirigerà tutti), Lentiai, Spinea, Chirignago e Caorle più le “voci bianche” delle scuole S. Giuseppe di Venezia e Caburlotto di Mestre.

Saranno inoltre presenti la postulatrice della causa di beatificazione Silvia Correale, la miracolata Maria Grazia Veltraino  - oggi 85enne, di Roma, guarita nel 2008 dopo 15 anni di malattia -, superiori e superiore di ordini religiosi ed anche i sindaci e le autorità di varie località dove sono presenti le Figlie di S. Giuseppe.

“Il carisma del nostro fondatore è vivo nonostante la distanza che ci separa dal suo tempo –spiega la Superiora generale delle Figlie di S. Giuseppe madre Idangela Del Ben - perché sentiamo che l’insegnamento di Padre Luigi ha trovato attuazione nel Concilio Vaticano II ed oggi è espresso con coinvolgente testimonianza nella parola di papa Francesco”.   

La Congregazione delle Figlie  di S. Giuseppe  del Caburlotto nata a Venezia nella parrocchia di San Giacomo dall’Orio il 30 aprile 1850, si è poi diffusa in diverse diocesi d’Italia dal nord al sud. Dal 1927 è presente in Brasile, dal 1992 nelle Filippine  e dal 2002 in Kenya: oggi sono oltre duecento le suore che operano in 30 comunità coinvolgendo nella loro opera educativa quasi 1000 laici e raggiungendo più di 9.500 famiglie dal Nido alla scuola superiore, dall’accoglienza di minori a quella di mamme con bambino.

Per sabato è prevista anche  la presenza dei gondolieri veneziani, che costituiranno un “picchetto d’onore” durante la celebrazione, in quanto Caburlotto proveniva da una famiglia di gondolieri di “casada”, persone di fiducia dei nobili Persico a S. Tomà; saranno presenti inoltre allievi, genitori, docenti, collaboratori, ex-allievi e amici provenienti dalle scuole in cui operano le Figlie di S. Giuseppe.

Gli appuntamenti a corollario

Tra le celebrazioni previste in preparazione alla beatificazione, questa sera, alle ore 20:30, nella chiesa parrocchiale di S. Giacomo dall’Orio il vicariato di S. Polo - S. Croce - Dorsoduro propone un’ora di spiritualità sulla figura del prossimo Beato; domani alle ore 18.30, messa e rosario meditato (sulla spiritualità eucaristica) nella chiesa di S. Zulian, vicino a S. Marco; venerdì alle ore 18, nella chiesa di S. Sebastiano e cioè accanto alla cappella che custodisce l’urna del Beato, ci sarà un’ora di preghiera e spiritualità in preparazione immediata del grande evento.

Tra gli appuntamenti successivi alla grande messa di beatificazione, nel pomeriggio del 16 maggio, alle ore 16.00 nella basilica dei Frari, si terrà l’esecuzione dell’opera/oratorio “Sacerdote Luigi Caburlotto, un uomo ardente di carità” realizzata dal maestro Pietro Bonadio. E poi domenica 17 maggio, a S. Giacomo dall’Orio, prima messa di ringraziamento: a presiederla, alle ore 10.00, sarà il card Scherer.

Per chi volesse approfondire la figura del sacerdote veneziano, inoltre, continua ad essere aperta e visitabile (già dal gennaio scorso), presso la Casa Caburlotto in Fondamenta Rizzi (vicino a Piazzale Roma), la mostra allestita da Manuela Grandesso sulla sua vita e sulle sue opere.