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Movimenti Popolari, alla ricerca del cambiamento con Papa Francesco

Un momento della presentazione in Sala Stampa della Santa Sede del EMMP |  | aa Un momento della presentazione in Sala Stampa della Santa Sede del EMMP | | aa

Dal 2014 ad oggi la cosa più significativa è che l’attenzione del mondo verso gruppi marginali della società è aumentata. Lo spiega monsignor Tomasi segretario delegato di Iustitia et Pax il pontificio consiglio che da gennaio sarà unito con altre istituzioni della Santa Sede per carità e dottrina sociale. L’arcivescovo ha presentato il terzo incontro dei Movimenti popolari nella Sala Stampa della Santa Sede insieme a Juan Gabrois del comitato organizzatore.

Dal 2014 la novità è che ci sono i Movimenti Popolari fortemente sostenuti da Papa Francesco. La prossima assemblea internazionale di questi gruppi è a Roma tra il 2 e il 5 novembre e termina propio con una udienza con il Papa.

Il rischio è quello che in alcuni paesi questi movimenti vengano cavalcati dalla politica. Ma proprio questo è lo scopo della presenza di Iustitia et Pax, riportare alla dottrina sociale e tenere lontane le strumentalizzazioni.

Quest’anno il tema è “Terra, tetto e lavoro”, uno slogan che spesso il Papa ha ripetuto, con uno sguardo più ampio a quello che succede con I popoli e la democrazia, territorio e natura e la particolare situazione dei rifugiati e sfollati.

E di questo, presentando la assemblea dei Movimenti Popolari, Tomasi ha parlato spiegando che non si possono mandare le persone che rispondo alla definizione di rifugiato, e che l’ Europa ha necessità di capire come integrare le persone nella società. Bisogna essere concreti e andare oltre il populismo “che usa la paura dello straniero per altri scopi”. Certo l’ UE non deve lasciare soli Italia, Spagna Grecia ma dimostrare solidarietà concreta secondo i valori di cui sono portatori. E il primo diritto è che emigrare deve essere una scelta non una necessità.

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Il terzo EMMP avrà il suo punto più alto nel dialogo con il Papa con un tema preciso come spiegano gli organizzatori “la necessità di un processo di cambiamento che vede i movimenti popolari come protagonisti  nella lotta per la giustizia sociali”. Consegneranno un documento al Papa con i risultati dei lavori.

L’impegno dei Movimenti Popolari è basato sul “ Decalogo di Santa Cruz”, promuovere un cambiamento, vivere in armonia con la terra, difendere un lavoro degno, migliorare i quartieri, difendere la terra, costruire la pace combattere la discriminazione, promuovere la libertà di espressione, mettere la scienza a servizio dei popoli, rifiutare il consumismo e difendere la solidarietà.